7.027.168,39 Avanzo di amministrazione libero. Anche quest’anno ci ritroviamo a confrontarci su un avanzo di amministrazione libero in crescita rispetto agli anni precedenti, ma che ci porta inevitabilmente a riflettere su un fatto incontestabile: questa amministrazione non è in grado di utilizzare le risorse pubbliche per finanziare progetti e servizi per migliorare la qualità di vita dei cittadini e avere un impatto positivo sulla comunità a lungo termine.
“Non voglio dilungarmi troppo sui numeri di bilancio, ma qualche dato va fornito: dall’analisi del conto del bilancio si evince una minore entrata in conto capitale di 18mln circa nella voce contributi agli investimenti; nella gestione delle spese correnti e delle spese in conto capitale si denotano diverse economie di competenza rispetto alle previsioni definite di competenza per circa 38mln e residui passivi per impegni presi ma non ancora pagati per circa 4,5 mln; benchè in diminuzione, si mantengono ancora molto elevati il fondo crediti dubbia esigibilità quasi 10 mln e il fondo contenzioso 3,5 mln che abbattono notevolmente la parte disponibile del risultato di amministrazione; fa riflettere la voce altri accantonamenti che da un valore di € 213.000 circa del 2023 è balzato a ben 1.850.000, segno che l’ente ha necessità di stanziare ulteriori accantonamenti per passività potenziali.
Tutto ciò sinteticamente a dimostrazione che non vengono raggiunti gli obiettivi né nell’ordinaria amministrazione, né in quella strategica progettuale.Ma facciamo adesso delle considerazioni più di carattere politico.
Per quanto attiene la missione politiche giovanili e sport: su impegni per spese correnti di circa 35.000 ne sono stati spesi 28.000; in conto capitale si evidenzia la spesa di 1.100.000 che ritengo si tratti degli interventi per il completamento del campo S.Barbara, opera non ancora accessibile alla totale fruizione degli spettatori. Sull’intervento di riqualificazione e ammodernamento del campo, l’amministrazione precedente e attuale non è stata capace di intercettare fondi comunitari così come invece hanno fatto tante altre città, bensì le opere di completamento sono state finanziate con l’avanzo di amministrazione, per cui il costo a carico della comunità ammonta a circa 2,8 mln di cui 1,2 mln di mutuo con Cassa Depositi e prestiti. Possiamo solo augurarci che la gestione della struttura sia tale da consentire a tutte le associazioni calcistiche locali di poterne usufruire al fine di consentire di svolgere le attività in loco senza le difficoltà di spostamento che in questi ultimi tempi hanno dovuto affrontare. Diverse altre strutture presenti sul territorio potrebbero ancora essere oggetto di manutenzione e rifacimento ed essere messe a disposizione di attività giovanili, per cui si ritiene che gli impegni sul comparto politiche giovanili e sport non siano bastevoli per soddisfare le richieste della collettività.
Per quanto riguarda la missione turismo: praticamente nulli gli investimenti in conto capitale; sulle spese correnti, su un impegno di circa 750.000 i pagamenti in conto competenza sono stati 540.000. In un settore nevralgico come quello del turismo che traina tutta l’economia locale, è inaccettabile un investimento così marginale. Dopo 13 anni di amministrazione da parte di questa compagine politica, la città soffre la mancanza di scelte coraggiose e lungimiranti che permettano a Cefalù di sviluppare un turismo lento e di qualità, un turismo capace di portare lustro a livello internazionale, un turismo che lasci ricchezza nel nostro territorio. Le scelte che questa amministrazione, come anche la precedente, adotta sul comparto turismo, rispecchia un modo antico di fare politica, incapace di proiettarsi al futuro, concentrata solo su un ritorno immediato ed effimero delle iniziative poste in essere che mai e poi mai potrà permettere al nostro territorio di veder crescere strutturalmente il comparto: mancano i servizi, mancano le infrastrutture. Periodicamente la nostra città viene assaltata da un turismo di massa che non è più sostenibile e che abbassa la qualità di vita dei residenti. La mancanza di progettualità strutturali fattive per il nostro territorio è un handicap che ormai da troppo tempo fa soffrire la nostra città: un porto inadeguato e pericolante, un piano parcheggi pubblico e un piano traffico inesistenti, un lungomare cantiere aperto di manutenzione ordinaria.
Il tema del porto è una ferita aperta: l’incapacità progettuale che ha caratterizzato la precedente e l’attuale amministrazione, non ha permesso che il governo regionale attribuisse fondi alla nostra città che potessero consentire per lo meno di mettere in sicurezza la struttura e renderla fruibile, se non anche al rifacimento totale dell’opera, così come altre località marine sono state in grado di fare intercettando fondi del Programma Operativo Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale. Invece purtroppo oggi Cefalù si lecca la ferita.
Piano parcheggi pubblici e piano traffico inesistenti: in questi giorni abbiamo già avuto un primo assaggio dell’assalto di massa di traffico veicolare abnorme che paralizza la nostra città portando i cittadini all’esasperazione. Del resto sembra proprio – guardando i numeri di bilancio – che l’argomento poco interessi all’amministrazione: infatti nella voce viabilità e infrastrutture stradali, su un impegno di spesa in conto capitale di 1,5 mln ne sono stati spesi solo 1,1 mln, mentre su impegni di spesa corrente di 147.000 ne sono stati spesi 139.000: ma cosa si pensa di potere risolvere con un investimento così esiguo senza progetti strutturali risolutivi su un problema diventato ormai di vitale importanza per la nostra città? Oggi l’amministrazione punta solo su un piano parcheggi con esclusivo intervento da parte di privati che su proprie aree cercano di sopperire alla mancanza di aree pubbliche destinate a ciò: sicuramente l’azione dei privati è di sostegno ma non è bastevole per decongestionare la città. Del resto l’argomento piano parcheggi ad oggi si è rivelato un fallimento per l’amministrazione: il parcheggio multipiano di via Verga solo parzialmente utilizzabile con ben 3 project financing non ritenuti idonei; il bando per project financing per l’area Dietro Castello andata deserta ed oggi l’amministrazione attinge a propri fondi per dare una sistemazione alla meno peggio.
Per non parlare poi delle ripercussioni ambientali che la problematica della mancanza piano parcheggi pubblici e piano traffico provoca: inquinamento dell’aria, acustico e del suolo. E dire che questa amministrazione apparentemente sembra così attenta alle problematiche ambientali al punto da essere arrivata all’11° edizione dell’Earth Day senza avere capito che alla base di un evento di questo genere c’è la promozione di azioni concrete e costanti per ridurre l’impatto umano sull’ambienteprendendosi cura dell’ambiente stesso sempre. A poco valgono i premi se poi la qualità di vita percepita dai cittadini tutto l’anno è davvero bassa non solo in relazione alla vivibilità della città, ma anche in relazione alle condizioni ambientali e di pulizia e cura del verde urbano che, al di fuori della cinta muraria, ma per alcuni tratti anche all’interno della cinta muraria, lascia molto a desiderare. E poi mi permetto di dire che un riconoscimento se deve essere dato per il rispetto dell’ambiente e del pianeta non si può attribuire ad un singolo soggetto, bensì ad un’intera comunità che si prodiga con azioni giornaliere a tale scopo;l’amministrazione è solo un veicolo per il raggiungimento dello scopo, promuovendo azioni concrete, sempre che ciò avvenga. Del resto sulla missione sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente in termini numerici questa amministrazione come impegni in conto capitale ha previsto una spesa di soli € 380.000 di cui utilizzati € 270.000 e come impegni di spese correnti per protezione naturalistica e forestazione € 87.000 ma pagamenti in conto competenza per soli € 54.000.
Altro tema infrastrutturale che sta a cuore alla città: il lungomare che oggi, a stagione turistica iniziata, si presenta come cantiere aperto. A poco valgono i proclami dell’amministrazione che vogliono presentare l’intervento come un restyling quando trattasi, invece, come sempre noi abbiamo sostenuto, di manutenzione ordinaria necessaria che non ha di certo dato un nuovo aspetto più moderno, efficiente e futuristico alla nostra passeggiata a mare. Eppure l’avanzo di amministrazione disponibile avrebbe di certo permesso un intervento strutturale di ben altra elevatura.
Il rendiconto di gestione presenta un’attenzione particolare per la missione politiche sociali: nella voce interventi per soggetti a rischio di esclusione su un impegno di spese correnti di circa 2 mln ne sono stati spesi 1.750.000. Non siamo di certo contro il sostegno ad una fetta di popolazione più debole e vulnerabile, ma di certo l’assistenzialismo fine a se stesso non dà dignità alla persona. Voglio utilizzare le parole del caro Papa Francesco sulle limitazioni dell’assistenzialismo: Papa Francesco infatti diceva che “La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, ma con il lavoro; l’assistenzialismo, infatti, deve essere un rimedio provvisorio. Il lavoro è la porta della dignità.” E il lavoro lo si crea facendo investimenti strutturali sul territorio. Del resto fa riflettere il fatto che nel rendiconto nella voce politiche per il lavoro gli investimenti siano pari a zero.
Eppure andando indietro nel tempo a soli circa 3 anni fa, nel programma elettorale del sindaco Tumminello, sugli argomenti sopracitati tante belle parole sono state scritte: appunto parole che oggi cozzano con la realtà dei fatti, che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini profondamente delusi di una gestione della città che merita ben altro.”
Innoviamo Cefalù