Società

Giornata internazionale delle montagne

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata internazionale delle montagne (International Mountain Day), 11 dicembre di ogni anno, istituito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a partire dal 2003, dopo avere dichiarato il 2002 “Anno Internazionale della montagna” – International Mountain Year (IMY), interviene sull’importanza della sensibilizzazione degli studenti circa la cura dei luoghi naturali, termometro dei cambiamenti climatici e baluardo della biodiversità.

Ogni anno si registrato sempre più una diminuzione delle piogge e l’arretramento dei ghiacciai. Gli scienziati temono che entro il prossimo mezzo secolo le Alpi perderanno i ghiacciai più estesi. La previsione sul riscaldamento globale non è per niente confortante: infatti è stato stimato che in Italia la temperatura crescerà di altri 2,5 gradi tra il 2020 e il 2050; addirittura si parla di 5 gradi in alcune aree dell’arco alpino.

Se la temperatura è superiore a 0 °C sopra circa 3000 metri di altitudine, si avviano processi di degradazione del permafrost e dei ghiacciai. Se pensiamo a questi ultimi, il ghiaccio fuso può penetrare tra la roccia e la base del ghiacciaio, fluidificandone il contatto e determinando scivolamenti o perfino crolli di porzioni dei ghiacciai. Se pensiamo invece a versanti o ad ammassi rocciosi più o meno fratturati, la fusione del ghiaccio, cioè del collante che tiene insieme rocce e detrito, può esporre questi a processi come i crolli di roccia.” (Guido Nigrelli, ricercatore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IRPI) in “I problemi della montagna che cambia e come adeguarci”, Le Scienze, 20 Luglio 2023)

La salute di tante specie sarà fortemente se non irreversibilmente compromessa; con fosche ripercussioni per l’umanità.

Il tema individuato dalla direzione della FAO-Mountain Partnership quest’anno è “Soluzioni per la montagna per un futuro sostenibile: innovazione, adattamento, giovani e non solo” (“Mountain solutions for a sustainable future – innovation, adaptation, youth and beyond”).

Il CNDDU propone il progetto “#AlpiSane” con cui gli studenti potrebbero misurarsi sulle condizioni più consone per preservare l’ambiente naturale e il benessere delle montagne. Capire la necessità di educare le nuove generazioni a un turismo responsabile diventa prioritario. Invitiamo ad inviare al CNDDU elaborati e proposte educative in tema.

“Anima, sii come la montagna: anche quando tutta la valle è un grande lago di viola e i tocchi delle campane vi affiorano come bianche ninfee di suono, lei sola, in alto, si tende ad un muto colloquio col sole” (Antonia Pozzi)

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

Redazione

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