Il centrodestra di governo ribadisce il no al salario minimo presentato dai leader e capigruppo di tutti i partiti di minoranza:M5s, Pd, Verdi-Sinistra, Azione e +Europa, tutti ad eccezione di Iv.Nello stesso giorno invece il Consiglio comunale di Castelbuono ha discusso e votato all’unanimità una proposta della Costituente per la Castelbuono di domani per il riconoscimento del salario minimo di 9 € all’ora a tutti coloro che lavorano per il Comune, come ad esempio i dipendenti delle imprese che hanno rapporti con il Comune.

È giusto che a ciascuno venga riconosciuto un reddito che serva ad assicurare una vita libera e dignitosa, come prevede la Costituzione della Repubblica. La redistribuzione della ricchezza non può andare a scapito dei lavoratori dipendenti, spesso non in grado di tutelarsi perché non possono rifiutare condizioni di lavoro sfavorevoli, o perché quasi sempre precari e sotto il ricatto della mancata riassunzione.

Già nel 2022 l’Unione europea ha adottato una direttiva sul salario minimo, sulla base del sesto principio del Pilastro europeo dei diritti sociali, ossia il diritto di lavoratori e lavoratrici dell’Unione europea a salari equi per assicurare uno standard di vita dignitoso.

La delibera, peraltro già approvata in diversi Comuni italiani in forza dell’importante strumento di cui si è dotata l’Europa, è volta ad applicare questi principi a partire dalla nostra comunità locale, nell’interesse di ciascuno e dell’intero sistema economico e sociale, perché salari dignitosi garantiscono condizioni di lavoro eque, una maggiore capacità di spesa, le pari opportunità, la protezione sociale e l’inclusione di tutti i cittadini.

Se sarà approvata la delibera, il Comune si dovrà attivare affinché il salario minimo sia effettivamente corrisposto ai lavoratori.

Di seguito il contenuto della delibera.