L’iter è passato attraverso l’International Astronomical Union (IAU), unica autorità al mondo deputata a regolare e controllare l’attribuzione di nomi a nuovi corpi celesti (pianeti minori, comete e asteroidi). Una scelta che deve seguire regole ben precise. Così è stato per l’attribuzione e l’intitolazione dell’asteroide 20049 all’artista e mecenate Antonio Presti. Il corpo celeste era noto in precedenza come 1993 FZ20, ha un diametro di circa 4 km e si trova nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove.
L’iniziativa è di Mario Di Martino, astronomo e divulgatore scientifico dell’INAF Osservatorio Astrofisico di Torino e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione GAL Hassin di Isnello, che ha deciso di inoltrare la proposta all’IAU e dedicare l’asteroide all’artista che, grazie al suo costante impegno, sta inondando di Luce e Bellezza la Sicilia. «L’asteroide 20049 che ho dedicato ad Antonio Presti – dichiara Di Martino – ha un diametro di circa 4Km e orbita intorno al sole con un periodo di poco più di 4 anni e mezzo. La mia proposta è stata inviata all’International Astronomical Union, organizzazione mondiale degli astronomi, approvata poi da un’apposita commissione e pubblicata sul bollettino ufficiale. Antonio Presti è testimonianza di un inarrestabile impegno in nome dell’arte, un cammino alla ricerca della bellezza e della spiritualità: noto nel mondo per avere creato Fiumara d’Arte in Sicilia, che ospita una serie di sculture e installazioni di land art create da artisti internazionali, e Museo internazionale a cielo aperto “Magma” a Librino, e sull’Etna, “Il belvedere dell’anima – La visione dell’invisibile”»
«Quando me lo hanno comunicato sono rimasto meravigliato – replica il maestro Antonio Presti – ho poi costatato che si trattava in effetti del bollettino ufficiale della IAU sulla tassonomia dei piccoli corpi celesti ed è stata una felice sorpresa di stupore sapere che da oggi il mio nome fa parte della fascia principale degli Asteroidi. Spero che questo asteroide a me dedicato possa contribuire a restituire la visione dell’invisibile, in una società contemporanea dove la cecità ottunde la visione della bellezza. Ringrazio affettuosamente il Gal Hassin e il suo presidente Giuseppe Mogavero e gli astrofisici Mario Di Martino e Sabrina Masiero per avermi regalato questa carezza universale dell’anima».
«Sono grato di trovarmi insieme a queste grandi personalità del GAl Hassin – continua Presti – Insieme abbiamo deciso di installare prossimamente due meteoriti, uno nella nuova struttura a Villa Margi a Reitano, vicino alla monumentale Finestra sul Mare di Tano Festa, e un’altra a Librino, dove dedicherò alle mamme, ai bambini e a tutta la gente del quartiere “Asteroide 20049 Antoniopresti”, affinché possano essere protetti dalla visione della bellezza di un corpo celeste. Spero che la gente del quartiere, alzando gli occhi al cielo, possa trovare sempre verso l’alto quel nutrimento di bellezza».
La nuova opera monumentale dell’artista Silvia Scaringella sarà dedicata all’asteroide 20049. Al suo interno verrà installato un frammento di meteorite. «Il riconoscimento del nome dell’asteroide ad Antonio Presti valorizza la sua grande opera culturale e scientifica, il suo immenso impegno umanitario e artistico, il suo importante e costante contributo per le nuove generazioni – commenta Giuseppe Mogavero, Presidente Fondazione GAL Hassin – Nasce tra il GAL Hassin e Fiumara d’Arte una collaborazione che potrà concretizzarsi nella condivisione di una semina che possa restituire un visione artistica tra Librino e il magico centro astronomico di Isnello».
«Le attività del GAL Hassin permettono di monitorare costantemente la volta celeste grazie all’utilizzo del Wide Field Telescope – dichiara l’astrofisico Sabrina Masiero – che ha il compito di effettuale osservazioni astronomiche a largo campo, d’intercettare NEO, (Near Earth Objects), ovvero quegli oggetti spaziali potenzialmente pericolosi per la Terra, e che segue programmi di tracciamento di satelliti e rifiuti spaziali. Quando Antonio Presti ha ricevuto il riconoscimento dell’asteroide mi ha fatto ricordare il Piccolo Principe, che nel suo asteroide crea costantemente bellezza restituendo e rigenerando la visione dell’invisibile».