Al plesso “Porpora” di Cefalù, martedì 21 maggio, alcuni alunni, durante una lezione di scienze motorie in cortile, hanno notato con sorpresa generale un gabbiano ferito, nell’aiuola del cortile scolastico.
Immediatamente hanno contattato il sottoscritto docente di scienze; mi sono premurato di chiamare le guardie forestali di Lascari, con la speranza che venissero a prendere il povero volatile.
Sfortunatamente però la risposta è stata che non era competenza loro il trasporto dell’uccello, il quale piuttosto doveva essere portato dalla scuola alla sede lascarese. Ma il plesso “Porpora” non ha a disposizione né un mezzo per il trasporto di animali feriti, né del personale specializzato, per cui non poteva portare il gabbiano a Lascari.
Con la speranza di una prospettiva migliore, ho contattato la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), senza ricevere buone notizie. Infatti l’associazione ambientalista ha assunto un comportamento analogo a quello della forestale lascarese, lasciando la scuola in grande difficoltà. Tra l’altro quest’anno le classi prime, nell’ambito dell’educazione ambientale e della protezione e salvaguardia dei beni naturalistici, sono andate in visita proprio presso la sede LIPU, nel bosco di Ficuzza.
Il giorno dopo -mercoledì 22 maggio- il corpo forestale ha fatto al plesso “Porpora” la cortesia di venire a prendere il gabbiano e di portarlo alla sede LIPU più vicina, che se ne occuperà fino alla guarigione.
Tuttavia le peripezie non sono finite.
Nella stessa giornata ho chiamato l’associazione ambientalista per chiedere informazioni circa la salute del volatile, ma la LIPU ha fatto sapere che non è tenuta a fornire notizie riguardo allo stato degli animali in cura.
Il docente si appella quindi alle autorità competenti per ricevere un chiarimento riguardo alle normative da seguire in situazioni del genere, per far sì che, nel caso in cui una problematica simile si ripresenti, non ci siano ritardi e “scaricabarile”.
Prof. Nunzio Castiglia
docente Istituto Comprensivo Nicola Botta