E’ ripartita con grande energia la stagione teatrale al teatro Sant’Eugenio di Palermo, con uno spettacolo che ha un  sapore misto , un abbinamento ben pensato di ingredienti che ci portano a riflettere , ma anche a sorridere abbondantemente delle nostre umane debolezze e del nostro essere “ridicoli” tutte le volte che ci attacchiamo a giudizi, pregiudizi e stupidaggini frutto del pensiero non pensante.

“Fiat voluntas dei “ di Giuseppe Macri’ con un cast di tutto rispetto, è uno spettacolo bello sulle emozioni in bilico, l’amore, la gelosia, la rabbia, quelle emozioni che quando ti prendono scombussolano l’esistenza, mettono in discussione tante certezze, obbligandoci a fermarci e pensare.

Il pubblico ha apprezzato ed  applaudito  già le prime rappresentazioni.Ancora una volta si riflette sul potere del denaro, il volere affermare il prestigio in funzione di ciò che si ha e non su ciò che si è, l’amore combattuto che trova sempre nonostante gli ostacoli un canale dove potere esprimere sempre la propria forza.

In scena una Daniela Pupella nei panni di un’anziana signora, ma dallo spirito giovane e biricchino, Leonardo Campanella sempre più brano nella varietà dei ruoli che ormai incarna in scena con grande versatilità, questa volta uomo accecato dalla gelosia, con tutte le sfumature che questa comporta, un Gino Carista nei panni di un sacerdote sui generis e scoppiettante nelle sue performance, Valentino Pizzuto energico e perfettamente integrato nel ruolo e le due donne Lavinia e ed Elisabetta Trupiano eleganti ed ancora Luciano Sergio Maria , Massimiliano Sciascia e Fabiola Arculeo.

Il teatro è una casa che parla dei sentimenti umani, piace anche per questo perchè dice , ci racconta quello che qualche volta dimentichiamo o non vogliamo sentire, ci obbliga a guardaci dentro con l’arte dell’ironia ed il sorriso.Viva il teatro, andate a teatro……quando riflessione e sorriso si danno la mano c’è un motivo in più per andare a vederlo, si replica fino al 26 novembre.