Da anni la Comunità MASCI di Cefalù ha intrapreso, quale percorso di libertà e di democrazia, un “cammino per coltivare la memoria”, che prendendo le mosse dalla commemorazione, nel 2011, dei 150 anni dell’Unità d’Italia si è proteso sino ai giorni nostri, focalizzando l’attenzione su quegli eventi tragici, come i due conflitti mondiali, che hanno finito col segnare la storia del nostro Paese e la nostra stessa identità di uomini, di cittadini, di scout.
In questo sofferto e doloroso cammino contro l’oblio e l’indifferenza, significativamente intitolato “Alle origini della nostra Costituzione”, l’omaggio alle vittime inermi di Marzabotto (BO) e di Sant’Anna di Stazzema (LU) – teatro di efferati crimini contro l’umanità per mano delle famigerate milizie nazifasciste – non poteva di certo mancare: ci è sembrato un passaggio obbligato, un atto civilmente e moralmente dovuto, anche in nome di quella “educazione permanente” che costituisce il pilastro fondante del metodo educativo e formativo dello scautismo adulto.
Emblematiche le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 79° anniversario dell’eccidio di Marzabotto, celebrato il 29 settembre scorso: «Quegli eccidi sono la pietra angolare della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla promessa di pace che i popoli si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà».
L’aver visitato quei luoghi orfani di Dio, luoghi che sono la negazione stessa dell’umanità, luoghi che ancora oggi stillano sangue, luoghi in cui scorrono a fiume lacrime di dolore inconsolabile, ha sconvolto e turbato le nostre coscienze: «La guerra è uno strazio che continua oltre la guerra, è uno strazio non solo per chi muore, ma anche per chi resta».
E «mentre il mondo lontano e prossimo rinnova troppo spesso le scene di devastazioni, di carneficine e di scempi», abbiamo avvertito il bisogno di favorire il ricordo e coltivare la memoria di quelle indicibili atrocità consumate a Marzabotto, sul Monte Sole (770 vittime) e a Sant’Anna di Stazzema (560), perché siano di monito a tutti: case e chiese divorate dalle fiamme, neonati, bambini, donne e anziani braccati come lepri, torturati, sventrati, massacrati dalla furia nazifascista senza pietà, senza rimorso, senza pentimento alcuno! Inaudite barbarie che abbiamo il dovere civico di rappresentare, in tutta la loro crudeltà, alle generazioni prossime, nella consapevolezza che l’Europa che verrà, l’Europa dei popoli, non potrà non poggiare le sue fondamenta sul rispetto assoluto e incondizionato della dignità umana e dei diritti che la tutelano, sui valori irrinunciabili e non negoziabili della libertà, della democrazia, della pace, dell’accoglienza e della fratellanza fra i popoli. Questa è l’Europa che sogniamo, questa è la nostra speranza!
È stato per noi adulti scout motivo di gratificante soddisfazione l’aver ricevuto il convinto apprezzamento del Sindaco di Marzabotto, prof.ssa Valentina Cuppi, e del Direttore del Parco Nazionale della Pace e del Museo Storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema, dott. Michele Morabito, in luogo del Sindaco, dott. Maurizio Verona, impossibilitato a presenziare per inderogabili motivi istituzionali. A loro sono andati il saluto della nostra civica amministrazione e il dono, tra le altre pregevoli pubblicazioni che parlano di Cefalù, di una copia del “Libro Rosso”, in segno di amicizia e di solidale vicinanza.
Il prossimo anno, per chiudere il ciclo della memoria, è in programma una visita al Mausoleo delle Fosse Ardeatine in Roma.
Lorenzo Ilardo
Magister MASCI Cefalù