La bellezza della pelle oggi rappresenta un aspetto al quale si presta molta attenzione. Non sono solo le donne giovani, come accadeva un tempo, a curare l’aspetto fisico. Si tratta di una caratteristica fisica che accomuna tutti perché c’è maggiore consapevolezza sul rapporto sano e bello. È quello che riguarda anche la pelle che se curata internamente regala ottimi risultati anche all’esterno. Ma come fare? I buoni prodotti non bastano per fare “miracoli”, quello che conta è l’alimentazione e le buone pratiche che si seguono a tavola.

Per dare alla pelle del viso e di tutto il corpo un aspetto non solo bello, luminoso ma anche sano e compatto, è importante scegliere gli alimenti giusti da portare a tavola, quelli ricchi di vitamine e minerali ma anche antiossidanti che fanno bene alla pelle. Oggi vengono chiamati superfood proprio perché ricchi di nutrienti. Quelli più indicati per la cura della pelle sono i germogli di qualsiasi tipo, soia, broccoli e porro che purificano la pelle e contrastano il suo invecchiamento; i broccoli che forniscono glucorafanina che aiuta la pelle a proteggersi dagli inestetismi e anche dai raggi del sole; le more, veri concentrati di antiossidanti che contrastano i radicali liberi e favoriscono la diuresi della pelle.

Si aggiunge anche il limone che grazie alla presenza di fibre, acido citrico e ascorbico, vitamina A, B e C e flavonoidi, favorisce il ricambio delle cellule proteggendo la cute dall’ossidazione e l’avocado che con acido oleici e omega-9 favorisce la rigenerazione delle cellule e dona morbidezza e lucentezza al tessuto. Chiude la lista il riso nero selvatico, da non confondere con il cereale. Si tratta, infatti, del seme di una pianta erbacea, la zizania acquatica che presenta chicchi affusolati, lunghi e sottili, di un colore che varia dal rosso-bruno, prezioso alimento per le popolazioni indigene delle Americhe del Nord. Apprezzato per il suo gusto ricco e aromatico, il riso selvatico è ricco di antiossidanti e per questo fa molto bene alla pelle.

Lo si può acquistare su CiboCrudo, che propone una produzione biologica, con raccolta manuale a bordo di canoe ed essiccazione a basse temperature per non alterare i nutrienti all’interno di questo benefico alimento che è naturalmente privo di glutine e vegano. Può essere consumato cotto, con un procedimento tradizionale in pentola che richiede 60/90 minuti. I tempi si possono ridurre però lasciando la zizania acquatica a bagno prima di cuocerla. In alternativa si può anche far germinare, come vuole la tradizione crudista.