A maggio l’Istat registrava che la fiducia dei consumatori scendeva da 105,5 a 105,1;  anche la fiducia delle imprese scendeva, da 110,4 a 108,7. A giugno l’Istat ha registrato un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 105,1 a 108,6); mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra ancora una ulteriore flessione, passando da 108,6 a 108,3. Le famiglie, sulla spinta di prospettive di diminuzione della inflazione quindi dei prezzi, sembrano guardare con un pizzico di ottimismo il futuro.

Sul fronte del credito, il continuo aumento del costo del denaro da parte della BCE sembrerebbe stia rallentando il tasso di inflazione, a giugno sceso al 6,4%, ma sta facendo aumentare le rate dei mutuo di tante famiglie, le quali rischiano di non poter far loro fronte. Secondo il Consiglio nazionale del notariato, nei primi due mesi del 2023 si è registrato un crollo del 23,56% delle richieste di nuovi mutui. Il segnale che le famiglie hanno paura di non poter far fronte alle rate del mutuo.

“Intanto, con l’arrivo dell’estate tornano le vendite scontate. Infatti, il 6 luglio partiranno i saldi estivi 2023 nella quasi totalità delle regioni” sostiene Pino Lo Bello, presidente di Federconsumatori palermo “Quest’anno partiranno di giovedì e non il primo sabato del mese di luglio, come è sempre stato negli anni passati”.

La nuova data è stata decisa dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 22 marzo scorso. Lo slittamento di qualche giorno è dovuto alla Commissione Sviluppo Economico che ha deciso di ritardarne l’avvio di qualche giorno, accogliendo le richieste delle Associazioni nazionali di categoria, per il ritardo dell’arrivo dell’estate.

Una data che ha fortemente scontentato tutti; sia i commercianti, in quanto l’inizio in un giorno infrasettimanale potrebbe equivalere una falsa partenza dei saldi, sia i consumatori, ormai abituati a dedicare il primo fine settimana di luglio per lo shopping scontato” ribadisce Lillo Vizzini, di Federconsumatori Palermo “I prezzi di alimenti ed energia, la depressione economica e il calo del potere di acquisto delle famiglie non determineranno folle oceaniche, ma i palermitani non rinunceranno del tutto a fare acquisti con gli imminenti saldi”.

Le proiezioni di Federconsumatori Palermo prevedono mediamente una spesa di 180 euro a famiglia per le vendite scontate. Il 48% delle famiglie fruirà delle vendite scontate, ovvero 124.900 a Palermo e 236.500 nell’intera provincia. Il giro di affari sarà di circa 22,5 mln di euro a Palermo e di circa 42,6 mln di euro per l’intera provincia.