Attualità

77 anni di Repubblica. L’impegno costante per mantenerne una sana e robusta Costituzione

Il 2 giugno 1946, per la prima volta nella storia, tutti gli italiani e le italiane, venivano chiamati alle urne per scegliere l’assetto istituzionale da darsi. Il sangue sparso nelle guerre e le atrocità del regime convinsero a scegliere l’innovazione e la Repubblica.

Da quel momento la partecipazione democratica alle scelte politiche per lo sviluppo del Paese divennero la regola. 21 donne, tra gli altri, furono elette per animare il dibattito in seno all’Assemblea Costituente e contribuire alla scrittura della Costituzione. Alcune staffette partigiane, molte reduci da prigione e confino, i loro nomi non vengono mai ricordati abbastanza: Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanlio, Angelina Merlin, Bianca Bianchi, Ottavia Penna Buscemi.

Da allora, il cammino per l’affermazione dei diritti e dell’eguaglianza non si è mai fermato, anche se spesso subisce imbarazzanti battute d’arresto o incontra ostacoli inconcepibili.

Sulla carta è sempre stata affermata, a parità di doveri, parità di diritti ma l’Italia ancora non garantisce effettivamente tale condizione come sostanziale.

Per un donna è più difficile trovare lavoro o fare carriera se sceglie di coniugare professionalità e famiglia, non è garantita la sua parità salariale e trova impedimenti di varia natura nelle progressioni di carriera ai livelli dirigenziali e istituzionali.

Etichette, chiacchiericci, pettegolezzi e cliché sporcano, molto spesso, i risultati conquistati sul lavoro e in politica e spesso sono proprio le altre donne che non hanno ottenuto altrettanto o combattuto e creduto abbastanza ad alimentarli.

In Italia si muore ammazzate ogni giorno semplicemente perché donne, si subiscono mortificazioni di ogni sorta e ci si stupisce ancora se si riesce a diventare sindache, prime ministre o segretarie di partito, come se sopravvivere o affermarsi non fosse un diritto indiscutibile ma una prodigiosa conquista.

Si vota poco e male in Italia e sempre meno a sinistra in tutta Europa e ciò meriterebbe una profonda riflessione e una seria autocritica.

Decantare le lodi del nostro Bel Paese ad ogni ricorrenza è troppo semplice e scontato. Semmai, nel quotidiano va riconfermato l’impegno per un sistema più giusto, più equo, più civile, in cui il rispetto per le persone e le regole sia il motore dell’azione, per scongiurare ogni forma di elusione e di assenza nella partecipazione.

Oggi più che mai e nei prossimi mesi, si rifletta seriamente sul significato del principio per cui “La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali… adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento” (art. 5 Cost.), affinché autonomia differenziata non diventi sinonimo di divario territoriale insanabile.

Per questo e per tutto quello che, ogni giorno, spetta a ciascun italiano fare: Viva l’Italia, Viva la Repubblica!

Castelbuono, 2 giugno 2023

La Coordinatrice

redazione

Recent Posts

“Un bastone per picchiare Meghan”: Royal Family, l’ennesimo scandalo è appena scoppiato | Ma questo è il più grave di tutti

Dopo l’ultima apparizione a Parigi, Meghan Markle è finita di nuovo al centro di una…

1 ora ago

Arretrati IMU, l’incubo è finito: hanno deciso di azzerare i debiti | Si festeggia in tutta Italia

Novità fiscale sul fronte IMU: dal 2026 alcuni arretrati saranno incassabili solo se notificati nei…

3 ore ago

Lidl, ti sei mai chiesto chi è il proprietario? Ecco chi si nasconde dietro al noto marchio: è famoso in tutto il Mondo

Ma voi vi siete mai chiesti chi è il proprietario del LIDL? Sveliamo insieme chi…

7 ore ago

Canone Rai bye bye, rivoluzione storica in Sicilia | Addio alla tassa sulla tv: chi abita qui non paga più niente

Finalmente, ci sono ottime notizie per chi, da tanto tempo, spera di poter dire "addio"…

9 ore ago

Capodanno, festa doppia per i lavoratori | Dal 1º gennaio arrivano gli aumenti: “Ogni italiano guadagnerà di più”

A Capodanno i cittadini che lavorano nel Bel Paese non festeggeranno solo l'inizio del 2026:…

19 ore ago

Supermercati, la grande catena cerca dipendenti: “Stipendi da capogiro” | Tempo indeterminato, non serve esperienza

Ecco qual è la grande catena di supermercati che cerca dipendenti a tempo indeterminato, con…

22 ore ago