Replica al Sindaco in merito all’interpellanza sulla questione raddoppio ferroviario e mozione che verrà trattata al prossimo consiglio ordinario.
Noi Consiglieri di “InnoviAmo Cefalù ” abbiamo il massimo rispetto per RFI e TOTO, per i loro responsabili, per i loro tecnici e per i loro management.
Però, Signor Sindaco, ci consentirà di dire che non abbiamo più fiducia in ciò che dicono sui lavori del raddoppio Ogliastrillo-Castelbuono.
Troppi gli impegni che, in comunicati congiunti e disgiunti, hanno assunto e che, nel tempo, di fatto, sono rimasti disattesi.
Troppe le promesse che, in occasioni ufficiali, hanno fatto e che, purtroppo, sono rimaste soltanto parole.
Ci riferiamo in particolare alle date e alle scadenze sull’avanzamento dei lavori che ci sono state propinate e che, sino ad oggi, si sono rivelate, soltanto, numeri.
L’elenco delle date e delle scadenze sarebbe lunghissimo ci limitiamo a citarne alcune.
La prima data, la più emblematica, venne annunziata in questa sala il 26 novembre del 2015 e ribadita, sempre in questa sala, il 28 gennaio del 2016. Era quella che fissava al 15 marzo del 2016, l’inizio dei lavori della galleria di sfollamento allo Spinito, la prima opera che si doveva iniziare nel centro urbano di Cefalù, per far sì che la squadra impegnata nella realizzazione di questa galleria incrociasse, sotto lo Spinito, la talpa che, frattanto, partita da Ogliastrillo nel tardo autunno del 2016 (sono parole testuali dell’Ing. Pinna) sarebbe giunta allo Spinito.
Al riguardo, ricordiamo tutti che RFI aveva chiesto e sollecitato all’allora Sindaco Lapunzina l’emissione dell’ordinanza di regolamentazione del traffico che potesse consentire ai mezzi pesanti di uscire le terre di scavo della galleria e tutti ricordiamo, altresì, come si è conclusa la vicenda.
Altre date vennero propinate in cerimonie ufficiali successive.
Ricordiamo la cerimonia di ripartenza dei lavori del 18 aprile del 2019, quando a Vallone di Falco, davanti all’imbocco della cosiddetta “finestra di Sant’ambrogio”, dopo un fermo dei lavori che si era protratto per circa 4 anni, alla presenza del Vescovo di Cefalù, del Sindaco di Cefalù, di altri Sindaci del circondario, di Politici regionali e di giornalisti, l’Ing, Alfonso Toto, Direttore generale della Toto, annunciò per la fine di giugno del 2023, cioè tra tre mesi, l’ultimazione della tratta Ogliastrillo-Castelbuono.
Ricordiamo la cerimonia dell’accensione simbolica della talpa Margherita, svoltasi ad Ogliastrillo il 3 marzo dello scorso anno. In quella occasione lo stesso Ing. Alfonso Toto, disse che le due canne della galleria Cefalù sarebbero state ultimate entro il mese di novembre del 2024 e che la fine dei lavori del raddoppio era programmata entro il dicembre del 2025. Nel corso di quella cerimonia in pompa magna, la Dott.ssa Vera Fiorani, Amministratrice delegata e direttrice generale di RFI, annunziò che i Tecnici di RFI avevano studiato due nuove soluzioni per la galleria di sfollamento.
Sugli impegni assunti dalla Toto, dallo scorso novembre ad oggi, per il pagamento delle spettanze ai lavoratori, ai subappaltatori ed ai fornitori preferiamo tacere. Sono storie troppo recenti, ne abbiamo memoria tutti e, poi, dovremmo infierire.
Noi, Egregio Signor Sindaco, sul raddoppio eravamo e siamo in perfetta sintonia con quello che negli anni 2015-2016 era il pensiero dell’allora Sindaco Lapunzina che per “difendere gli interessi dei cittadini”, così ebbe a dire testualmente, decise di avvalersi prima del Geologo Prof. Vincenzo Liguori e dopo le sue dimissioni del Geologo Prof. Fabio Cafiso.
Alla presenza del Prof. Liguori, Lapunzina, ebbe addirittura ad aggiungere che, per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, se necessario, si sarebbe avvalso, anche, di tecnici con competenze diverse e Liguori disse , addirittura, che per esaminare le carte si sarebbe dovuto trasferire in una stanza del Palazzo di Città..
Noi, come la stragrande maggioranza dei cefaludesi, siamo convinti che avvalersi di Tecnici per dare assicurazioni ai cittadini, sia, ancora necessario, perché oggi nel marzo del 2023, le preoccupazioni dei cefaludesi sono più gravi rispetto a quelle che erano nel 2016.
A renderle più gravi è stata l’apertura, nel settembre del 2022, di quel fornello a Vallone di Falco, per il quale la ToTo ha fermato la talpa perché ritiene che Margherita dovrà sottopassare le zone urbanizzate di Cefalù in modalità a pressione.
A rendere più gravi le preoccupazioni dei nostri concittadini è il fatto che, nonostante l’annuncio di Vera Fiorani, nessuna nuova soluzione per la galleria di sfollamento è stata presentata al Comune per il parere di competenza del Consiglio comunale.
A renderle più gravi è il fatto che, dal 2016 ad oggi, nessun sondaggio è stato eseguito nelle aree interessate dalle altre gallerie e dai pozzi indispensabili alla fermata sotterranea medesima, come pure era stato detto in questa sala.
Noi, Sindaco Tumminello, facciamo nostre le preoccupazioni che serpeggiano in Città sul destino della fermata e del raddoppio tutto. La talpa partita da Ogliastrillo nello scorso aprile si è fermata dopo soli 700 metri ed è, ancora, ad oltre tre chilometri dallo Spinito. Come dire che il bello o il brutto per Cefalù deve, ancora, iniziare.
Sindaco Tumminello, se con la nostra mozione, il 9 novembre scorso, Le avevamo chiesto di farsi affiancare da un paio esperti in materia non era per “fare populismo”, né “per commissariarla” e neanche “per mancanza di fiducia nei Suoi confronti”, come pure hanno detto i Consiglieri della Sua maggioranza.
Era perché, non ce ne vorrà, non Le riconosciamo quelle competenze che, persino il Suo predecessore, riteneva di non avere tanto da avere incaricato due esperti docenti universitari.
Sindaco Tumminello, i residenti ed i proprietari di immobili nelle zone collinari di Cefalù, la pensano come noi, vogliono avere per i loro immobili risposte tecniche della stessa natura di quelle che il Prof. Cafiso, nel 2016, diede ai proprietari di immobili del complesso ARGI e queste risposte non potrà essere Lei a darle.
Sindaco Tumminello, oggi nel 2023, quanto è accaduto dopo il 2016 e quanto, dopo il 2016, non è accaduto, rendono più cogente la necessità che Lei si avvalga della consulenza di tecnici esperti in materia.
Per le argomentazioni che ho svolto, dopo questo mio intervento, il Capogruppo di “Innoviamo Cefalù” proporrà una mozione.
La proporremo, perché a chiedercelo è la stragrande maggioranza dei Cefaludesi.
La proporremo senza iattanza e senza il benché minimo spirito polemico, ma col senso di responsabilità che deve ispirare il ruolo dei Consiglieri comunali.
Auspichiamo che i Consiglieri di maggioranza non si facciano forti del loro numero per disattenderla soltanto perché proposta dalla minoranza.
Innoviamo Cefalù
Pasquale Turdo
Antoniella Marinaro
Angela Fatta
Carmelo Greco