Considerazioni sulla fattibilità del progetto Fly-Eye alla luce degli ultimi aggiornamenti:il Comune id Prtralia Sottana propone un tavolo di confronto per la ricerca di una soluzione condivisa del problema con una nota indirizzata a tutti gli Enti e le Associazioni interessate.


Gentilissimi,
in data 24/06/2022 l’ Amministrazione di Petralia Sottana ha fatto pervenire una nota ai soggetti coinvolti nel progetto che prevede la realizzazione dell’Osservatorio Astronomico su Monte Mufara. Tale nota conteneva un elenco di richieste di chiarimento puntuali e approfondite da un punto di vista tecnico, finalizzate alla salvaguardia del patrimonio
naturalistico, alla sostenibilità energetica e alla corretta realizzazione del progetto. Indata 04/08/2022 l’ Amministrazione veniva convocata presso gli uffici dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente per un tavolo congiunto con
gli altri partner coinvolti nel progetto, ovvero:
• I Comuni di: Isnello, Petralia Soprana, Castellana Sicula, Bompietro, presenti
con i rispettivi Sindaci
• L’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente presente con
l’Assessore Salvatore Cordaro e la dott.ssa Tea Di Trapani
• L’ESA con l’ing. Ernesto Doelling
• La EIE srl con l’ing Gianpietro Marchiori e il Dr Massimiliano Tordi
• L’Ente Parco delle Madonie con il Presidente Angelo Merlino
• La SOSVIMA con l’Amministratore Unico Alessandro Ficile.
In quella sede il Comune di Petralia Sottana, per tramite del Sindaco Pietro Polito e del
Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Dino, elencavano tutte le perplessità di
ordine tecnico e socio-economico, già rappresentate nella lettera. Dopo un ampio
dibattito, pieno di contenuti tecnici e di richieste di negoziazione avanzate dal Comune
di Petralia Sottana volte a tutelare sia l’interesse del territorio, ma anche la corretta e
trasparente realizzazione del progetto, si è pervenuti ad alcune positive conclusioni, per le quali è stato richiesto di sottoscrivere un accordo firmato tra le parti:
• la disponibilità, da parte di ESA, di offrire un supporto “in-kind” (supporto
ingegneristico, fornitura di materiali, co-finanziamento, ecc) per l’attuazione dei
programmi di neutralità energetica effettuati dai comuni che hanno sottoscritto
l’atto di concessione;
• il rispetto assoluto della dolina posta in cima al Monte Mufara, evitando
deposito di materiali polverosi e potenzialmente inquinanti
• la presa in carico, da parte di ESA, delle spese per la conduzione degli studi di
monitoraggio e controllo relativi alla preservazione del territorio
• la presa in carico da parte di ESA delle spese di manutenzione della strada di
collegamento prevista dalla cima di Monte Mufara al sito di realizzazione del
progetto
• l’impegno a modificare il percorso delle condotte di espulsione dell’aria calda
onde evitare effetti diretti sulla faggeta circostante e macroscopici impatti visivi
• il supporto alle iniziative di comune interesse volte al miglioramento delle
infrastrutture locali, per mezzo dell’utilizzo dei fondi della Comunità Europea
• supporto alle iniziative volte a migliorare la qualità del servizio di fornitura di
energia elettrica e connettività in fibra ottica
• il contributo al miglioramento del sistema di illuminazione pubblica del sito di
Piano Battaglia, volto anche a minimizzare l’inquinamento luminoso
• la disponibilità a collaborare con Enti, Associazioni e istituzioni locali per
l’organizzazione di eventi scientifici e culturali legati alle scienze naturali e
fisiche.
La scrivente Amministrazione ha altresì richiesto la motivazione per cui nel progetto
non vengono considerate potenziali alternative al sito scelto, proponendo la potenziale
installazione sul sito di Monte San Salvatore. Questo sito, infatti, pur trovandosi in zona
A sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta, al pari di Monte Mufara, presenta
molte caratteristiche più favorevoli quali:
• la diversa natura geologica del sito che consentirebbe di salvaguardare i coralli
fossili presenti in tutta l’area di monte Mufara. Queste, infatti, caratterizzano il
nostro Parco delle Madonie, ed è anche grazie a queste peculiarità che il Parco
ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali quali l’inserimento nella
rete dei Geopark UNESCO;
• la diversa natura boschiva della cima di Monte San Salvatore che, a differenza di
monte Mufara, è caratterizzata da una minor presenza di specie arboree protette
come il faggio;
• la minore visibilità dai punti di osservazione circostanti.
• la presenza di manufatti tecnologici, ad oggi impiegati per la trasmissione delle
telecomunicazioni delle forze dell’ordine;
• l’infrastrutturazione dell’area consentirebbe l’allaccio delle stazioni di
trasmissione esistenti alla rete elettrica e alla fibra, garantendo un servizio
pubblico di primaria importanza.


A questa osservazione l’Amministratore Unico di SOSVIMA replicò dicendo che il sito
era stato scartato in fase progettuale in quanto privo di infrastrutturazione tecnologica
(rete elettrica, idrica e fibra) e più lontano dai punti di accesso principali alla rete
rispetto a Monte Mufara. In quella sede l’Assessore Cordaro dichiarò che, in ogni caso,
il parere ultimo dell’Assessorato sarebbe stato risolutivo e vincolante.
Il 03/05/2022 l’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione annunciava lo
stanziamento di somme che prevedevano, fra gli altri interventi, la regolarizzazione della carreggiata stradale e con la ripavimentazione in conglomerato bituminoso, oltre alla collocazione di un sistema di gabbionate a valle del pendio. Le somme in oggetto
gravano sui fondi per il dissesto idrogeologico. Su questo aspetto ci sentiamo in dovere
di sottolineare che questo stanziamento, gravante sui fondi per il dissesto idrogeologico,
arrivò dopo appena tre mesi dall’evento drammatico che ha colpito le comunità di
Polizzi Generosa e Petralia Sottana. Pur comprendendo la complessità degli iter
amministrativi, non si possono però trovare giustificazioni di fronte a quelle persone che
nel giro di ventiquattro ore sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni e non
possono far altro che sperare in una mano tesa da parte delle Istituzioni. Lo
stanziamento delle somme dai quei fondi in seguito all’evento disastroso stride con il
grido di dolore che arriva dalle comunità colpite e che oggi, a distanza di più di un anno,
continua a risuonare.
Nelle ultime settimane si sono verificati ulteriori sviluppi legati dell’iter autorizzativo, è
stato infatti approvato l’emendamento all’art.38 della Legge Regionale n.2 del 22
febbraio 2023 che modifica l’art. 24 della L.R. 9 agosto 1988 n.14 con l’introduzione
del comma 4 bis: “In tutto il territorio del parco sono consentite opere finalizzate alla
ricerca scientifica proposte da Agenzie nazionali e dichiarate di interesse strategico
dalla Giunta regionale, in deroga alle disposizioni di vincolo previste dallo statuto del
Parco”. Tale emendamento è stato fortemente criticato dalle Associazioni Ambientaliste
che ne hanno giudicato illegittima la natura procedurale, insieme a tutto l’iter
autorizzativo, alla luce della giurisprudenza della Corte Costituzionale e di tutte le
normative nazionali e internazionali in materia di tutela dell’Ambiente. Per ultimo, ha
sollevato varie perplessità una nota a firma del SUAP Madonie, incaricato di coordinare
la conferenza dei servizi, che invitava l’Ente Parco delle Madonie a procedere
urgentemente con l’emissione del parere di competenza, prescindendo dal parere del
CRPPN, alla luce del suddetto emendamento alla legge di stabilità regionale.
Da questa situazione di stallo politico e amministrativo è emerso un dibattito che non
può ritenersi edificante, ma anzi risulta di particolare nocumento per la rilevanza
scientifica dell’opera, per il rispetto e la tutela dell’ambiente, per il rispetto delle
professionalità che hanno espresso le loro opinioni, facendo emergere una diffusa
percezione di mancanza di trasparenza nei processi che hanno caratterizzato la faccenda
sin dal suo esordio. Riteniamo che sia necessario fare chiarezza e cercare le soluzioni
tese a salvaguardare un progetto di innegabile valenza scientifica, ma anche rispettare il
territorio e le procedure amministrative previste dall’ordinamento italiano per la
realizzazione di questo tipo di opera. Siamo convinti che un confronto sereno e mirato
ad abbattere i muri, più che ad erigerli, possa essere di giovamento a tutti.
Si propone, dunque, un tavolo di discussione aperta per fare chiarezza sulle ultime
azioni messe in campo dal governo regionale e dai soggetti istituzionali madoniti,
finalizzate alla chiusura dell’iter autorizzativo e per individuare una via di dialogo e di
convergenza fra tutte le posizioni emerse negli ultimi mesi con l’unico vero fine di
salvaguardia e sviluppo del nostro meraviglioso territorio. Siamo convinti che un’opera
di tale rilevanza scientifica meriti la dignità di un processo trasparente e condiviso con
le comunità locali, nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Il Comune di Petralia Sottana si mette a disposizione per l’organizzazione di questo
incontro e auspica un proficuo dialogo fra tutte le parti.
Pietro Polito – Sindaco di Petralia Sottana
Giovanni Di Lorenzo – Vice Sindaco
Loredana Sabatino – Assessore
Alessandro Cilibrasi – Assessore
Gaetano Rizzitello – Assessore
Giuseppe Edoardo Dino – Presidente del Consiglio Comunale
Claudia Quattrocchi – Vicepresidente del Consiglio Comunale
Salvatore Tedesco – Consigliere
Consuelo Serio – Consigliera
Giorgio Balascia – Consigliere
Marianna Minneci – Consigliera
Maria Cerami – Consigliera
Per attestazione
dell’avvenuta sottoscrizione
da parte di tutti i firmatari
Il Sindaco Pietro Polito