La Serie A sta assistendo ad un vero e proprio predominio di una squadra in grado di stupire in territorio nazionale ed internazionale grazie all’altissimo livello costante delle sue prestazioni. Il Napoli di Spalletti sembra letteralmente una macchina da guerra inespugnabile con, al contempo, una solidità spaventosamente invidiabile anche dai top club europei.

A questo proposito, non è strano chiedersi quali siano i segreti che portano la squadra partenopea a far brillare gli occhi non solo dei suoi tifosi, ma anche del pubblico amante del calcio!

I meriti del tecnico

Il distacco impensabile a questo punto del campionato dalla prima inseguitrice non fa che elevare il Napoli a indiscussa candidata alla vittoria dello scudetto. Ma quali sono i meriti di Luciano Spalletti in questa volata?

Sicuramente, va riconosciuto che il tecnico toscano è riuscito a creare un gruppo perfettamente amalgamato, che crede nei propri mezzi e che fonda le sue certezze nella motivazione.

Questo è evidente ogni qualvolta la formazione guidata dal mister di Certaldo scende in campo: la fame, la rabbia agonistica e la volontà di ottenere il massimo in termini di prestazioni e di risultato in ogni partita testimonia come il gruppo sia unito verso la vittoria finale.

Basti vedere il rendimento di quei giocatori definiti “seconde linee”: ormai, le sostituzioni che Spalletti opera durante il secondo tempo, indipendentemente dallo svolgimento del match, sono sempre azzeccate.

Giocatori come Elmas, Simeone o lo stesso Raspadori, quest’ultimo purtroppo infortunato di recente, entrano in partita fin dai primi palloni toccati, riuscendo a lasciare il segno nonostante non siano partiti dall’inizio: questo è un segnale inequivocabile di quanto Spalletti sia riuscito a saldare il gruppo squadra, motivandolo a dare il 100% non solo per sé stessi, ma anche per gli altri compagni di squadra.

Inoltre, un altro grande merito di Spalletti riguarda l’impronta di gioco che è riuscito a dare alla formazione partenopea: il Napoli gioca obiettivamente un grande calcio composto da verticalizzazioni, inserimenti offensivi e velocità di manovra invidiabile, il che non può che influenzare pesantemente le scommesse sportive sul prossimo vincitore dello scudetto. Tutto questo è di certo merito di un grande allenatore alla guida di una grande squadra.

L’efficacia di un calciomercato azzeccato

Alla vigilia della nuova stagione, in pochi avrebbero pronosticato un dominio così netto del Napoli, soprattutto a fronte degli importanti addii di Insigne, Koulibaly, Fabian Ruiz e Mertens.

La dirigenza guidata da Giuntoli, però, ha saputo ancora una volta dimostrare che basta possedere uno scouting di alto livello per scovare talenti semisconosciuti in giro per il mondo perfettamente in grado di sostituire le cessioni.

È sotto gli occhi di tutti, infatti, il fenomeno Kvaratskhelia, acquistato ad una cifra incredibilmente bassa considerando quello che sta dimostrando sul campo in questa stagione: le sue giocate dimostrate fino ad oggi, nonché il bottino tra assist e gol in campionato, ha saputo far dimenticare in fretta Insigne senza alcun rimpianto.

Gli altri innesti fatti, come Kim, Ndombelè e il ritrovato Osimhen hanno portato nuova linfa alla squadra, il che ha contribuito alla formazione di una squadra composta non da grandissimi nomi, ma da talenti senza dubbio brillanti.

La volata scudetto è ancora lunga, ma è indubbio che il Napoli è pressoché l’unica squadra ad avere il proprio destino nelle sue mani: non resta che stare a vedere se quanto dimostrato dalla squadra dello Spallettone resterà su alti livelli o se si potrebbe verificare un clamoroso ribaltone, a questo punto un qualcosa che si avvicina ad un’enorme utopia per le inseguitrici!