“Memoria” è il titolo della rappresentazione teatrale con cui gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado di Gangi e Geraci dell’I.C. “F. P. Polizzano”, guidati dai loro insegnanti, hanno animato il Giorno della Memoria.

Un momento molto toccante ed emozionante, replicato due volte: di mattina per gli alunni delle classi prime e seconde, di sera per i genitori, alla presenza dei rappresentanti delle amministrazioni comunali di Gangi e Geraci.

La rappresentazione teatrale ha proposto, nella forma del Debate, un confronto tra due squadre che dibattevano sull’importanza del coltivare la Memoria per evitare che tragedie come la Shoah si possano ripetere. Sulla scena, però, alla forza della parola del dibattito si è aggiunto, prendendo il sopravvento, la forza dei fatti e del dolore testimoniato da chi lo ha vissuto in prima persona, nell’ambito del genocidio degli Ebrei, ma anche in occasione di altri genocidi nella storia. Nel dipanare il filo del racconto, il discorso sulla Memoria ha indotto i presenti a riflettere su “quale” Memoria sia veramente efficace ed autentica: non certo quella che si limita a ricordare senza capire, a fare gesti esteriori o eclatanti un solo giorno all’anno, ma piuttosto quella che provoca nell’agire di ognuno di noi il cambiamento, contribuendo “ad aumentare la dose di amore in questo mondo”. Un messaggio forte, che, come ha commentato il Dirigente scolastico, prof. Francesco Serio, mette gli adulti in una situazione di disagio perché interroga ciascuno di noi su quale posizione intendiamo prendere di fronte al male e ci chiede di diventare personalmente, nella vita di ogni giorno, Memoria, unico antidoto contro l’indifferenza.

Il quadro delle manifestazioni si è concluso il 28 gennaio con un incontro proposto ed organizzato dal Comune di Geraci Siculo, presso l’ex Convento dei Padri Agostiniani dal titolo “Liborio Baldanza. Da Geraci Siculo a Mauthausen” con la partecipazione dei familiari e del Prof. Vetri, autore del libro “Se tutti vanno via” sulle vicende vissute dal Sig. Baldanza, un uomo che ha lottato per i diritti e per la libertà e per questo è stato vittima della ferocia nazifascista.

La Scuola, ancora una volta, si fa veicolo della Memoria e offre occasioni per “inciampare”, riflettere, imparare dalla storia, coltivare la speranza di un mondo più giusto e spingere tutti a dare il proprio contributo per realizzarlo.