Dal 2 gennaio partono in Sicilia i saldi invernali che si concluderanno il 15 marzo. Anticipato di qualche giorno l’avvio dei saldi a livello nazionale, dove gli sconti scatteranno invece dal 5 gennaio.

«L’avvio dei saldi del 2 gennaio farà bene al commercio e ai consumatori – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – La misura, che abbiamo condiviso in accordo con le associazioni che rappresentano i piccoli commercianti, ha infatti proprio lo scopo di dare linfa vitale ai negozianti che potranno incassare liquidità fondamentale per la loro sopravvivenza e fornire occasioni di acquisto migliori per gli utenti».

Dopo la pandemia si è tornati alla programmazione biennale dei saldi e delle vendite promozionali che, oltre a essere prevista dalla legge, è uno strumento fondamentale per consentire a commercianti e consumatori di potersi organizzare anticipatamente. La programmazione regionale 2022-2023, fissata con decreto lo scorso aprile dall’assessorato delle Attività produttive, prevede la vendita di fine stagione invernale appunto dal 2 gennaio al 15 marzo 2023, mentre quella estiva dall’1 luglio al 15 settembre 2023. Nel calendario fissati anche i periodi per le vendite promozionali: dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre 2023.

A dicembre 2022 l’Istat stima, per il secondo mese consecutivo, sia un rialzo della fiducia dei consumatori (da 98,1 a 102,5), sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 106,5 a 107,8). È bene evidenziare, però, che tutte le componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in miglioramento, tranne i giudizi sul bilancio familiare.

Un eccesso di ottimismo, a nostro avviso, trainato dal clima festivo, che contrasta però con la reale situazione delle famiglie, in forte difficoltà persino nel consueto acquisto dei regali e nel preparare il cenone di Natale e di fine anno” ribadisce Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo “Le maxi bollette di gas e luce e l’inflazione a doppia cifra hanno cambiato il Natale degli italiani, inducendoli a evitare eccessi nell’acquisto dei regali. Oltre metà degli italiani (53%) ha regalato prodotti utilizzabili nella vita di tutti i giorni, mentre tanti hanno ridotto di molto le spese dedicate ai regali. È quanto emerso da una ricerca condotta da Klarna, società globale nei servizi bancari, di pagamento e di shopping, per indagare come i consumatori stanno affrontando le spese natalizie e di fine 2022”.

Intanto, dal 2 dicembre 2022 le regole sugli sconti sono cambiate. Seppur in ritardo di oltre un anno, il governo italiano ha approvato un decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 2016/2161 che introduce importanti tutele per i consumatori, in tema di saldi e promozioni.

Una delle più attese riguarda la trasparenza su sconti e promozioni. I negozianti d’ora in poi accanto alla merce dovranno indicare non solo la percentuale di sconto ma anche il vecchio prezzo, cioè il prezzo più basso praticato per quel prodotto negli ultimi 30 giorni.

L’introduzione del nuovo decreto legislativo consentirà ai consumatori di proteggersi da eventuali comportamenti sleali dei negozianti che gonfiano all’ultimo minuto i prezzi dei prodotti”, continua Vizzini “La norma sarà molto utile anche per proteggersi da finti sconti online, dove è facile incappare in offerte finte”.

Le sanzioni applicabili dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) per i negozianti che non rispetteranno la nuova norma vanno da 5mila euro a 10 milioni di euro, nei casi più gravi.

“I palermitani, pur riducendo il budget, non hanno rinunciato ai regali di Natale, specialmente quelli dedicati ai bambini. Molti hanno comprato online, ma gran parte ha preferito ancora recarsi nei negozi tradizionali, per verificare la qualità dei prodotti e non rischiare di avere problemi con il reso e la restituzione di quanto speso. La spesa media per famiglia è stata di 168 euro”, conclude Vizzini

Dopo l’abbuffata con il Black Friday, nonostante molti negozi abbiano anticipato gli sconti avvisando la clientela fidelizzata con SMS e telefonate, pur di far cassa, i consumatori hanno limitato gli acquisti ai regali di Natale ed allo strettamente necessario.  Ciò dovrebbe creare interesse e buone prospettive per gli imminenti saldi.