A Polizzi Generosa in occasione del novantesimo della sua morte è stato inaugurata la sede del comitato Vincenzo Sellaro.Il Dott. Vincenzo Sellaro nacque il ventiquattro aprile milleottocentosessantotto a Polizzi Generosa, da Giuseppe Sellaro, ciabattino, e Serafina Polizzotto. Il giovane Vincenzo, dotato visibilmente di grande ingegno, fu spronato dalla famiglia a continuare gli studi, culminati nel milleottocentonovantacinque con il conseguimento della laurea in medicina presso l’Università di Napoli.

Nel milleottocentonovantasette, Sellaro emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi a New York, Fu qui che Sellaro curò centinaia di immigrati italiani, spesso mal curati negli ospedali della città a causa della barriera linguistica esistente tra i pazienti e il personale medico e infermieristico. Per ovviare a questo grave inconveniente Sellaro si mise a capo di un comitato di medici bilingue. Una delle soluzioni da lui individuate per ovviare a questo inconveniente fu quella di fondare un ospedale dove si parlasse italiano. Furono raccolti fondi, soprattutto presso le società di mutuo soccorso italoamericane di New York, e sorse il Columbus Italian Hospital che fu completato nel millenovecentodue, con Vincenzo Sellaro primario del reparto di ginecologia. Nel millenovecentoquattro Sellaro concepì l’idea di riunire tutti gli italoamericani in una sola organizzazione di fratellanza. Il suo progetto prese corpo il sette giugno millenovecentocinque durante una riunione indetta nella propria abitazione, cui erano presenti l’avvocato Antonio Marzullo, il farmacista Ludovico Ferrari, lo scultore Giuseppe Carlino e i due barbieri Pietro Viscardi e Roberto Merlo. Seguirono altri incontri finchè venne costituito l’Ordine dei Figli d’Italia in America (Order of Sons of Italy in America – OSIA, oggi OSDIA) ed il dottor Sellaro ne divenne Presidente Nazionale.Un anno dopo aver dato vita al suo più grande ed ambizioso progetto, che lo aveva reso una persona chiave della comunità italiana in America nel sollevare i suoi connazionali dall’odio e dal disprezzo di cui erano oggetto nel loro nuovo Paese, il dottor Vincenzo Sellaro ebbe anche a fronteggiare una grave intimidazione.

Una potente bomba era esplosa nell’elegante stabile di mattoni rossi al numero 203 di Grand Street, nel cuore di Little Italy, dove Sellaro aveva appartamento e studio medico. Lui dormiva al piano di sopra nel momento in cui l’ordigno era deflagrato scuotendo l’edificio.

La temutissima Manonera, infastidita dall’opera incessante di Sellaro, in ordine all’evoluzione culturale e sociale delle comunità italiane di New York, chiese un pizzo di ben cinquemila dollari di allora, una cifra sproporzionata per il periodo, Sellaro però non si perse d’animo e, con l’aiuto delle comunità che tanto aveva supportato, ricostruì il suo ambulatorio ed anzi, con l’amico Joe Petrosino, si schierò definitivamente contro quel fenomeno criminale che aveva tentato di arrestare la sua attività benefica e che sporcava la buona reputazione degli italiani onesti, portando avanti le attività dell’Ordine dei Figli d’Italia in America. Nel nillenovecentoventidue Sellaro fu insignito del Cavalierato da parte del Governo Italiano per l’aiuto dato alla comunità italoamericana e per la fondazione dell’OSIA. Nel millenoventoventotto, il governatore Alfred E. Smith gli consegnò le chiavi della città di New York in riconoscimento del contributo medico e sociale verso la comunità.