Si è appena conclusa a Marsala, presso le Saline Ettore e Infersa,una straordinaria edizione dell’Oscar Green Sicilia dove oltre ai premi per i sei giovani delle altrettante categorie sono stati attribuiti due premi speciali. Uno è andato al Comune di Avola che come ha sottolineato la Sindaca Rossana Cannata, è stato uno dei primi centri ad ospitare il Mercato Campagna amica. L’altro premio è andato ad un ragazzo di 14 anni, Antonino Salmeri che a Geraci Siculo ha creato un’azienda tutta sua.

Tra gli altri premiati anche Nicola Dongarrà di Gangi, LA SALUTE SPONTANEA CRESCE SULLE MADONIE

Le verdure spontanee rappresentano per la Sicilia un vero e proprio serbatoio di sapori ma sono anche una garanzia di benessere. E proprio sulle verdure Nicola Dongarrà ha costruito la sua azienda. Da Gangi ogni settimana parte con il carico di salute fatto di verdure appena raccolte che diventano veri e propri elisir per i tanti consumatori dei Mercati Campagna Amica. Nicola non si limita a vendere il suo prodotto ma la sua arte sta anche nel raccontare i prodotti inserendoli nel contesto madonita. Negli ultimi anni, questo piccolo tesoro di biodiversità ha cominciato a vivere una lenta fase di riscoperta, complice la voglia di camminare che è sempre in aumento tra gli isolani. La richiesta di informazioni, ricette, e soprattutto di un aiuto nel loro riconoscimento, sono diventate una vera e propria tendenza che ha portato all’organizzazione di corsi di fitoalimurgia ed etnobotanica.

E poi ancora Luigi Baldi, 34 anni di Marianopoli, il piccolo centro in provincia di Caltanissetta ama chiamarla “terra di mezzo”. È un’area proprio al centro delle zone più antiche e produttive della Sicilia.

Qui Luigi con la sua azienda Arkania, ha avviato la produzione di zafferano che raggiunge il chilo e che ha conquistato gli chef stellati d’Europa grazie alla rete che ha creato dentro e fuori il centro nisseno. Lo manda in Irlanda e altri paesi europei. Oltre 1200 chili di bulbi e un paziente lavoro permette al giovane di ottenere successi. L’impianto di questo fiore dalle tante virtù straordinarie è anche frutto di un paziente lavoro che inizia a settembre con l’internamento dei bulbi e prosegue con il primo freddo quando all’alba bisogna raccogliere il fiore, pulirlo e poi essiccarlo, in un ciclo continuo fatto di gesti delicati.

Per Luigi Baldi rimanere in Sicilia ed esportare un sogno ha un valore inestimabile in quanto è proprio la voglia di far conosce l’Isola che lo ha portato a specializzarsi in questa coltura.

RESTARE IN SICILIA PERCHÈ QUESTA TERRA È UN CAPOLAVORO