Alberto Tasca, tenute Regaleali. Sicilia
La viticoltura green made in Sicily è riconosciuta in modo sempre più incisivo. Lo slancio proteso alla diffusione delle buone pratiche a favore dell’ecosistema e della cultura dello sviluppo sostenibile da parte della Fondazione SOStain Sicilia non è passato inosservato, e così, il 24 settembre alle ore 9 all’Hotel Principe di Savoia di Milano, sarà consegnato ad Alberto Tasca, presidente della Fondazione, il “Premio Progetto Qualità 2023 a SOStain, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia” da parte del network editoriale “DoctorWine”. Nell’ambito della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2023, vengono attribuiti infatti dei premi speciali, che si focalizzano su alcuni aspetti del mondo del vino italiano e vengono assegnati a vini, cantine, persone e progetti particolari.

Ci impegniamo ogni giorno per diffondere una cultura della sostenibilità – dice Alberto Tasca, presidente della Fondazione SOStain – che sia basata sulla misurazione e sul miglioramento continuo, e per creare un sistema, una rete di attori con diverse identità ma tutti alla ricerca di soluzioni che tengano in considerazione contemporaneamente i bisogni sociali, economici e ambientali. La Fondazione oggi rappresenta un bellissimo esempio di aggregazione che ha un unico obiettivo: il Bene Comune. Sono molto felice di ricevere questo premio che riconosce l’impegno e il lavoro svolto dalla Fondazione SOStain Sicilia per tutelare il territorio, nostro patrimonio comune”.
Il settore vitivinicolo siciliano promotore di buone pratiche, con una prospettiva nazionale e internazionale, parte dunque dalla Sicilia: SOStain è il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia, prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica, promosso appunto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia.
Sempre più cantine stanno aderendo alla Fondazione SOStain Sicilia, condividendo la volontà di sperimentare buone pratiche finalizzate al rispetto dell’ecosistema, nella valorizzazione della biodiversità e nella creazione di un modello produttivo virtuoso: sono 33 le cantine associate (tra cui 7 cantine cooperative), per una superficie vitata di 32.644 ettari; tra queste cantine, 16 sono già certificate, per 4.756 ettari di vigneto e 18.767.310,00 bottiglie certificate.
La Fondazione è aperta a tutte le aziende vitivinicole siciliane, siano esse con orientamento biologico o biodinamico, in grado di adempiere a un disciplinare, basato su 10 requisiti minimi, così da ottenere la certificazione e il marchio SOStain.
Il premio Progetto Qualità – spiega Stefania Vinciguerra, caporedattore DoctorWine – è conferito a chi si impegna, con spirito rivolto al futuro, al miglioramento qualitativo della produzione vitivinicola. In questo ambito l’associazione SOStain sta svolgendo un ruolo fondamentale per fare crescere la coscienza e la conoscenza per una sostenibilità rivolta non solo all’ambiente e al sociale, ma anche alla qualità del prodotto vino. Ma il suo ruolo va oltre la formazione, impegnandosi anche su diversi fronti molto concreti, abbracciando così teoria e pratica della sostenibilità”.

“Il premio di “DoctorWine” rappresenta senz’altro un grande riconoscimento al lavoro di squadra portato avanti fino a questo momento dalla Fondazione – sottolinea il Presidente del Consorzio Vini DOC Sicilia Antonio Rallo – che si fa promotrice di buone pratiche a favore dell’ecosistema e della cultura dello sviluppo sostenibile, con una prospettiva nazionale e internazionale, a partire dalla Sicilia. Quest’ultima, del resto, è la prima regione in Italia per superficie biologica, ovvero il 30% della superficie italiana, e la prima regione in Italia per viticoltura sostenibile, dunque assoggettata al disciplinare bio o a quello di produzione integrata, senza concimi chimici e diserbanti, con oltre 42mila ettari”.
Questo premio rappresenta un riconoscimento importante agli obiettivi e al progetto portato avanti, con sinergia, dalla Fondazione SOStain Sicilia insieme ad Assovini Sicilia e al Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia; – evidenzia il Presidente di Assovini Sicilia Laurent Bernard De la Gatinais – il nostro lavoro è continuare a supportare e promuovere la sostenibilità nella vitivinicoltura siciliana e incoraggiare i nostri associati e nuove realtà ad intraprendere questo percorso”. 
 FONDAZIONE SOSTAIN:
La Sicilia è la prima regione in Italia per superficie biologica, ovvero il 30% della superficie italiana, e la prima regione in Italia per viticoltura sostenibile, dunque assoggettata al disciplinare bio o a quello di produzione integrata (SQNPI), senza concimi chimici e diserbanti – con oltre 42mila ettari. Sono già 31 le cantine associate alla Fondazione SOStain Sicilia (che coprono oltre 28.000 ettari di superficie vitata) che condividono la volontà di sperimentare buone pratiche finalizzate al rispetto dell’ecosistema, nella valorizzazione della biodiversità e nella creazione di un modello produttivo virtuoso. La Fondazione è aperta a tutte le aziende vitivinicole siciliane, siano esse con orientamento biologico o biodinamico, in grado di adempiere a un disciplinare, basato su 10 requisiti minimi (dal divieto di diserbo chimico alla salvaguardia della biodiversità, dall’utilizzo di materie prime locali alla trasparenza della comunicazione, fino all’uso di tecnologie energeticamente efficienti), così da ottenere la certificazione e il marchio SOStain.