Il regista siciliano Ivan D’Ignoti, dopo la lunga esperienza con Scherzi a Parte e la recente direzione del programma Italiani Fantastici su Rai 2, esce dal piccolo schermo. Al Festival Visioni dal Mondo di Milano presenterà il suo primo documentario dal titolo “Nesciri”,del quale aveva dato anticipazione durante la recente Notte Bianca del Cinema a Petralia Sottana.

Già nel trailer si riconosce la sua inconfondibile firma nella cura dell’immagine, quasi definibile cinematografica. Dopo aver portato questo suo linguaggio in Tv, adesso lo ha adottato anche nel suo documentario. Probabilmente è questo, oltre alla profondità emotiva della storia che racconta, che ha spinto uno dei festival cinematografici più importanti d’Italia a sceglierlo tra i dieci candidati nella sezione New Talent. Il documentario è stato scritto a quattro mani con l’autore Nicola Soldani e curato, nel suono e nelle musiche, da Placido Salamone. La proiezione si terrà venerdì 16 settembre, alle ore 15.45, al Teatro Litta di Milano.

Il documentario
Il documentario racconta la storia di Nikola, un ragazzo italo-serbo con un passato turbolento, che vive già da quattro anni in comunità. Suo padre è morto per overdose quando lui aveva solo due anni. La madre ha deciso di allontanarlo da casa a causa del vortice di droga e spaccio in cui era caduto. In comunità Nikola non si sente libero e l’unica vera via di uscita sembra essere la sua passione per la musica. Da quando ha cominciato a scrivere brani, riesce finalmente ad esprimersi, ad uscire.
Il linguaggio usato quasi documentaristico
Da diversi anni ormai Ivan ha imparato ad ascoltare. Ascolta tutti, anche quelle persone che nessuno considera. Ha imparato che tutti hanno una storia da raccontare e che spesso le storie più emozionanti sono quelle più “normali”. L’occasione perfetta è arrivata proprio quando ha conosciuto Nikola. Anche se quella prima volta non è riuscito a cavare una parola dalla sua bocca, non si è arreso. Con pazienza, in punta di piedi, è riuscito ad entrare nella sua vita e a guadagnarsi la sua fiducia. C’è voluta una settimana, vissuta ventiquattro ore al giorno dentro la comunità, ma il risultato ha ripagato gli sforzi. È stato un percorso quasi terapeutico, sia per lui che per Ivan. Per la prima volta gli operatori hanno sentito usare a Nikola la parola “lavorare”.

La chiamata del Festival Visioni dal Mondo
Ho sempre sognato i grandi festival cinematografici – afferma Ivan D’Ignoti – e quando è arrivata la chiamata del Festival Internazionale del Documentario è stata un’emozione incredibile. Sono solo dieci i documentari candidati in Italia nella sezione New Talent, il mio è tra quelli. È già un grandissimo risultato. Oltretutto essendo a Milano sento di giocare in casa, è stata la città che mi ha adottato. Mi ha dato tante belle opportunità e questa è l’ennesima e la più importante. Voglio ringraziare di cuore l’associazione “Il Favo” per il grande supporto che ci ha dato attraverso il progetto “No neet”.
Il messaggio di Nesciri
Nesciri si rivolge in modo particolare alla nuova generazione, quella di cui Nikola fa parte. Vorrei -continua Ivan – che la sua storia potesse essere d’ispirazione, vorrei che chi la guarda riuscisse ad empatizzare con i ragazzi della comunità. Se il documentario riuscirà in questo intento sono convinto che molti capiranno quanto i sogni siano più forti di qualunque trauma. Non abbiamo controllo su gran parte di ciò che ci succede nella vita. Ma su come noi reagiamo, su quello si.