Un lungo itinerario cicloamatoriale si è snodato lungo le vie della Sicilia centrosettentrionale, partendo da Enna fino  a Cefalù,  per i centri di Calascibetta,  Alimena, Raffo, Petralia Sottana, Gangi e Castelbuono, lungo le vie percorse nel 1954 dai due grandi etnomusicologi Alan Lomax e Diego Carpitella, che attraversarono la Sicilia e la Penisola per raccogliere e registrare, dalla viva voce degli ultimi testimoni di una cultura ormai prossima alla dissoluzione, i canti e le musiche dell’enorme patrimonio etnomusicale italiano.

Una rete di associazioni (Fiab Ruota Libera di Roma,  Folkmedia di Roma, Associazione Culturale Pippo Mazzola di Castelbuono,  le pro loco di Calascibetta,  Alimena,  Petralia Sottana e Castelbuono,  Slow food Alte Madonie,  ASD Castelbuono pedala) e comuni (Alimena, Calascibetta,  Castelbuono, Gangi,  Petralia Sottana) , ha fatto sì che il progetto andasse in porto nel migliore dei modi.

Il progetto si snoda lungo tre assi:

  • Il viaggio in bicicletta, che permette di apprezzare al meglio le bellezze e le peculiarità dei territori attraversati,  sia ai cicloamatori,  sia agli accompagnatori,  che si sono giovati dell’andatura lenta per godere del viaggio con uno sguardo più attento. Il tutto con un quasi nullo impatto ambientale.
  • La visita e la valorizzazione delle emergenze storiche, ambientali,  paesaggistiche, architettoniche ed enogastronomiche dei centri attraversati.
  • L’ascolto dei canti e delle musiche tradizionali da parte dei cultori della musica popolare,  delle Madonie e della Sicilia, che nei vari centri hanno animato gli eventi.

Il progetto madonita,  nelle intenzioni dei cicloamatori della Fiab e di Folkmedia,  è un progetto pilota di una più ampia prospettiva che prevede l’istituzione di ciclovie “Lomax Carpitella” in tutte quelle regioni,  a partire dalla Sicilia,  che furono percorse 68 anni fa dai due studiosi. Le ciclovie, nelle idee dei promotori,  dovranno indicare come punti di riferimento, in ogni centro,  le associazioni,  i gruppi musicali e i musicisti,  le strutture ricettive, i ristoratori,  i produttori agricoli e gli artigiani che valorizzano i prodotti delle tradizioni locali,  e naturalmente le Amministrazioni comunali.

Ovviamente saranno interessati,  come già avviene da tre anni nelle Madonie, anche musicisti,  operatori e produttori dei comuni circonvicini a quelli interessati dalle ciclovie.

Il tutto è volto a incrementare quel turismo esperienziale e sostenibile,  che valorizza l’intero territorio,  fa crescere diverse attività economiche e non solo quelle strettamente “turistiche”, e si pone un’alternativa ad altre forme di fruizione di paesi e campagne che ne stravolgono la natura e l’essenza culturale,  producendo solo omologazione e vantaggi effimeri e non per tutti.

Segue un breve riepilogo del Madonie Folk Bike 2022:

Il 20 agosto,  raggiunta Calascibetta,  dopo una visita e degustazione di formaggi locali, in particolare la DOP “Piacentinu ennese”, presso il caseificio Di Venti,  la locale Pro Loco ha guidato i partecipanti in una interessante visita lungo le vie della cittadina,  fortificata e ingrandita dal conte Ruggero il normanno, dal glorioso e lontano passato, di cui si vedono i segni nei monumenti e nelle stesse abitazioni. A seguire la presentazione del dvd di ricerca dello studioso Pino Biondo “Il ciclo della vita”, una grande e importante opera incentrata sulla raccolta dei canti della provincia di Enna che accompagnano,  nella tradizione, la vita, dalla nascita alla morte. La sera cena a base di piatti realizzati con i prodotti locali.

Il 21 agosto, lungo l’itinerario per Alimena,  visita alla Necropoli di Realmese, e al villaggio bizantino di contrada Canalotto,  due interessanti siti archeologici valorizzati e diventati attrattori turistici per merito dell’Associazione Culturale Hisn Al Giran di Calascibetta,  che da anni ha scommesso sul turismo culturale e ambientale, e che ha assicurato egregiamente la guida del gruppo ai due siti.

Ad Alimena,  la pro loco ha organizzato una serie di eventi che hanno coinvolto non solo i partecipanti al folk bike e i suoi volontari,  ma la stessa popolazione del paese.  Dopo un momento di accoglienza presso la torre e chiesa di colle S. Alfonso da cui si domina il centro,  da qui si è snodato un percorso che ha visto protagonisti gli stessi alimenesi,  portatori delle tradizioni musicali locali,  che sono arrivate ad oggi senza soluzioni di continuità: prima i canti alla carrettiera eseguiti dagli intrecciatori di panieri,  poi i canti di San Giuseppe, mentre venivano preparati i caratteristici biscotti utilizzati per gli altari votivi,  quindi i canti dei gessai  eseguiti mimando il gesto dei lavoratori del gesso,  e infine i suggestivi  Lamenti della settimana santa,  ad opera dei lamentatori delle varie confraternite, nella Chiesa Madre.  Poi un generoso assaggio di cibi tradizionali,  e,  infine,  balli tradizionali e controdanza in piazza con il fiscaliettu di Sergio Bruno,  musicista di Petralia Soprana,  e il suo gruppo “Trio Sicily Band”.

Il 22 agosto, visita a Raffo,  vivace borgata sul fiume Salso,  dove i partecipanti al giro hanno incontrato i familiari di Epifanio Li Puma,  sindacalista contadino ucciso dalla mafia baronale nel dopoguerra,  i quali ne mantengono viva la memoria tramite un centro studi intitolato al loro congiunto. 

A Petralia Sottana,  visita guidata, con le volontarie del servizio civile della Pro Loco e del Comune,  alla Basilica chiesa Madre,  con le sue imponenti colonne e le numerose e preziose opere d’arte.  Poi un affaccio dal belvedere sulla valle dell’Imera,  una visita alla chiesa della Badia con il suo imponente polittico del Gagini del 1500, e l’antico organo,  tuttora funzionante.

Infine la visita a due artigiani: il liutaio Mirko Inguaggiato,  costruttore,  restauratore e suonatore di strumenti a corda e di ciaramedde,  e Giulia Valenza,  ideatrice e realizzatrice di originali filati in lana, in particolare quelli concepiti utilizzando come base il disegno delle tradizionali sciarpe madonite.

La sera,  musica popolare in piazza,  con il gruppo “Etnopolis popolare”,  guidato dall’estroso folksinger Mario Cascio di Polizzi Generosa.

Il 23 agosto,  trasferimento a Gangi,  con visita a Petralia Soprana,  e con sosta al caseificio Barreca,  per la visita dell’azienda e la degustazione della provola delle Madone e degli altri prodotti caseari locali,  a cura delle titolari.

Di seguito,  a cura di Slow Food alte Madonie, a Gangi, visita al palazzo Bongiorno, con i suoi affreschi, e alla Chiesa Madre di San Nicolò,  con le sue importanti opere d’arte,  e in particolare lo splendido dipinto “Il giudizio universale”  di Giuseppe Salerno,  noto come Lo zoppo di Gangi.

Dopo gli affacci dai diversi belvedere che spaziano su tutti i versanti della Sicilia,  essendo Gangi il centro idrografico e geografico dell’isola,  la visita alla bottega dell’artigianato costruttore di tamburi e tamburelli Fabrizio Fazio,  che ha spiegato la fattura e i diversi suoni delle sue realizzazioni,  facendoli ascoltare ai visitatori.

La sera, i preziosi assaggi di prodotti locali a cura di slow food,  tra cui il particolare olio della cultivar “Crastu” di San Mauro Castelverde, diffusa solo nelle basse Madonie.  In seguito l’apprezzatissimo concerto di musica popolare del gruppo “I Casentuli”, del catanese, che ha riproposto le diverse sonorità tradizionali della Sicilia,  alternando con maestria il canto con diversi strumenti, anche alcuni ormai molto rari.

Il 24 agosto partenza per Castelbuono,  con sosta e visita al centro medioevale di Geraci Siculo,  dove il gruppo è stato accolto dai cicloamatori di ASD Castelbuono pedala. 

All’ingresso a Castelbuono spuntino con prodotti della gastronomia locale,  poi visita,  a cura della Pro loco,  del Castello dei Ventimiglia sede anche del Museo civico,   poi al chiostro di San Francesco presentazione del miele dell’ape nera di Sicilia,  specie endemica che si sta cercando di recuperare, a cura dell’apicultrice Santina Grisanti di Collesano.  Quindi presentazione della manna da frassino,  con il prof.  Rosario Schicchi,  del Museo naturalistico Minà Palumbo, ed Emilio Appiano,  giovane piemontese trapiantato nelle Madonie e qui trasformatosi in frassinicultore.

In serata concerto di musiche popolari con il gruppo “A Nova Orquestra” di Castelbuono,  che ha proposto brani tradizionali e d’autore,  e dei Cover-Nicoli,  che, apprezzatissimi, hanno riproposto i brani del celebre gruppo cefaludese degli anni Sessanta e Settanta.  I Cover-Nicoli hanno,  tra i loro componenti,  Gigi Nobile  e Leandro Parlavecchio, dello storico gruppo.

Il 25 agosto partenza per Cefalù e visita al frassineto in produzione di Mario Cicero,  con dimostrazione della raccolta della manna.

Infine trasferimento a Palermo con tappa al Museo delle acciughe di Aspra, e intrattenimento ed animazione da parte di Michelangelo Balistreri.  L’anno prossimo il Museo delle acciughe entrerà a pieno titolo tra le tappe del circuito.

L’intero tour è stato oggetto delle riprese del cicloamatore/videomaker Gianluca Riccieri. Il video da lui realizzato sarà diffuso sui siti, suo social e sulle piattaforme della rete delle associazioni organizzatrici.

Arrivederci al Madonie folk bike 2023, per il quale ci auguriamo di essere in tanti,  e,  se fosse possibile,  di trovare le strade in una condizione più accettabile.