Dopo i due anni di pandemia è tornato ai fasti di un tempo il Corteo Nuziale e il tradizionale Ballo della Cordella,che costituiscono una forma di spettacolo nel suggestivo scenario naturale di Petralia Sottana che sono ormai acquisiti alla storia, al folklore, alle tradizioni antichissime delle genti di Sicilia.

Il merito di aver rivalutato con pazienza, meticoloso lavoro di ricerca, i canti e il rituale del Ballo, va al Cav. Francesco Tropea, che ha dedicato tutta la sua vita alla raccolta ed alla cesellatura di tutte le notizie storiche sul folklore madonita. Anticamente, tra i contadini, la gran parte dei  matrimoni si celebravano dopo il raccolto, quando c’era più disponibilità per affrontare meglio i bisogni della nascente famiglia.

Nel  pomeriggio è iniziato  il Corteo Nuziale, che nella sua caratteristica rappresentazione a cavallo, rievoca  la partenza della sposa dalla casa paterna per andare nella sua nuova dimora.

La sposa,quest’anno impersonata  da Mariele Macaluso, indossava un preziosissimo abito di colore grigio argento, con ricami e merletti del settecento e avvolta in un manto color bianco avorio. In mano una  “conocchia e Rosario”, simboli della operosità e della fede coniugale. Lo sposo,Giorgio Bellina, indossava un magnifico vestito di velluto con giubotto, azzurri ed il caratteristico “berretto ricamato, con fiocco di seta”.

Un tempo si giungeva  sull’aia dove si svolgeva  il  Ballo Pantomima della Cordella,in questo caso al campo sportivo dove anche quest’anno erano in migliaia ad assistere al tradizionale ballo.

Le foto sono di Flavio Farinella e Matteo Orlando