Momenti di sana allegria hanno visto giovani e meno giovani assieparsi presso le varie postazione del centro storico per degustare   fave e patate bollite, abbondanti, condite con olio, aceto e sale.

Notate comitive di turisti italiani e stranieri alloggiati nelle strutture alberghiere della costa che si sono calati nell’atmosfera di una ruspante sagra paesana.

Diverse Associazioni e gruppi spontanei hanno trascorso la serata nei propri quartieri, nelle rispettive sedi e nelle contrade fuori porta.

Cittadini e turisti, complice la serata estiva, in centinaia hanno fatto le ore piccole attardandosi nei locali pubblici.

Come da tradizione si è provveduto ad assegnare un riconoscimento  alla migliore postazione di “quarare” che per qualità dei prodotti, senso dell’accoglienza nei confronti dei residenti e dei turisti, allestimento scenografico in tema (con l’utilizzo soprattutto della legna per alimentare le “quarare”, requisito ritenuto imprenscindibile), ha interpretato, a parere di una apposita commissione rimasta segreta e che ha  visitato i siti durante la manifestazione, il vero spirito della tradizionale Festa di San Giovanni.

Un ringraziamento particolare nei confronti di quanti hanno contribuito alla realizzazione della festa: Comune, organizzatori delle postazioni, residenti (ai quali si chiede venia per il temporaneo disagio subito per la confusione e il fumo della legna), volontari, forze dell’ordine.

Degno di nota ed ammirevole il gesto di alcuni titolari di postazione che hanno fatto pervenire ai nostri anziani ricoverati nelle case di riposo un consistente quantitativo di fave. Forse per un attimo si sono sentiti meno soli.