Terminati i lavori per la realizzazione di una delle due nuove campate del Viadotto Ritiro, sull’autostrada A20 Messina-Palermo stamattina è stata aperta al transito la carreggiata lato valle della nuova infrastruttura in sostituzione definitiva della vecchia, che era certificata nel 2012 come non adeguata a sostenere carichi a piena carreggiata.

Da oggi tutti i veicoli possono già utilizzare la prima corsia in direzione Palermo, mentre i lavori si spostano sul completamento della campata lato monte e del nuovo bypass, che permetterà lo scambio del traffico da monte a valle per ridurre tra pochi mesi il doppio senso di circolazione da undici a soli tre chilometri.

La realizzazione del nuovo Viadotto Ritiro rappresenta una tra le opere più complesse e imponenti attive in Italia. La sua ultimazione, attesa da un decennio, è quasi al 90% dalla fine, dopo il forte impulso impresso negli ultimi anni.

Alle ore 12.30 in punto, questa mattina, il traffico dell’autostrada A20, in direzione Palermo, ha iniziato a scorrere lungo la nuova carreggiata lato mare del viadotto Ritiro, a Messina. Presenti sul posto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, i vertici del Consorzio autostrade siciliane e i tecnici dell’impresa esecutrice dell’appalto, Toto costruzioni generali. La prima delle due rampe del Ritiro, dopo essere stata demolita e interamente ricostruita a oltre 60 metri di altezza, torna a essere fruibile e al servizio di tutta la Sicilia orientale.

«Come da programma – dichiara l’assessore Falcone – oggi abbiamo consegnato e aperto al traffico la prima carreggiata del grande viadotto Ritiro. Per tutti quest’opera era destinata a un calvario senza via d’uscita, con notevoli disagi per l’area metropolitana di Messina e l’intera Sicilia orientale. Avevamo trovato dei lavori bloccati da anni. Da quando, però, abbiamo posto anche questo maxi cantiere sotto la costante vigilanza del governo Musumeci, i lavori hanno preso una direzione virtuosa, riuscendo a superare le difficoltà pandemiche, le complessità burocratiche e tecniche e, da ultimo, anche il caro materiali. Il Cas, a cui va il nostro apprezzamento, è riuscito, inoltre, a sopportare una notevole esposizione finanziaria pur di arrivare oggi a questo primo miglioramento della viabilità. Abbiamo già superato il 92 per cento delle lavorazioni previste, coloro che si trovano a passare dal Ritiro ne avranno chiara percezione. Intanto, avanza la costruzione della carreggiata lato monte, già completamente assemblata sui piloni a oltre 60 metri d’altezza. Ad agosto sarà concluso anche il bypass vicino la galleria Baglio. L’obiettivo che intendiamo rispettare è di completare il nuovo viadotto Ritiro a novembre».

L’opera, del valore complessivo di oltre 60 milioni di euro, prevede l’adeguamento statico e il miglioramento sismico del viadotto Ritiro, con completa demolizione e ricostruzione degli impalcati di questo strategico snodo viario fra le autostrade siciliane A18 e A20. La nuova carreggiata, dopo i collaudi positivi dei giorni scorsi, sostituisce definitivamente i 950 metri della vecchia struttura. Al termine dei lavori, il viadotto sarà composto da due distinte carreggiate, strutturalmente indipendenti, della lunghezza rispettivamente di  924,10 metri con 22 campate (carreggiata destra direzione Palermo, aperta oggi) e di 866,77 metri e 20 campate (carreggiata sinistra). La luce delle campate varia da 35 a 45 metri, con le pile che arrivano a un’altezza di 63 metri.