Stato di agitazione del personale dell’ospedale di “Dei Bianchi” di Corleone.  A proclamarlo la Cgil Palermo e la Fp Cgil Palermo che, in una nota inviata oggi ai vertici dell’Asp, annunciano la ripresa della mobilitazione con assemblee del personale e prossimo svolgimento di un sit-in.   


  Oggetto della vertenza: la carenza di dirigenti medici specialisti a pediatria, con scopertura dei turni di guardia, un solo radiologo, la necessità di incrementare le ore di specialistica ambulatoriale e di attivare i servizi di Ortopedia e la Lungodegenza.  
    Dopo richieste di incontro e sollecitazioni inviate nei mesi scorsi, ha fatto seguito solo un “assordante silenzio”. I problemi segnalati dal sindacato sono rimasti sul tappeto. Il 2 maggio scorso era stato annunciato un sit-in, per chiedere il rispristino di tutti i posti letto dell’unità di Cardiochirurgia, poi annullato in seguito agli impegni presi dall’azienda.   
   “Nonostante le rassicurazioni ricevute, poco è cambiato – dichiarano i segretari generali di Cgil Palermo e Fp Cgil Palermo Mario Ridulfo e Giovanni Cammuca –  Già il 9 settembre scorso, con una nota firmata anche dalla Fp Cgil medici, avevamo denunciato la carenza di pediatri. E l’Asp aveva invitato i dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione a collaborare in caso dell’assenza in servizio del pediatra neonatologo. Successivamente siano tornati a ribadire che bisognava mettere in sicurezza il Punto Nascita dell’Ospedale. Ma ancora oggi si registra l’assenza dei pediatri, carenza consolidata negli anni senza che si sia provveduto alle assunzioni a tempo indeterminato. Ormai non si riesce a garantire la copertura dei turni, con grave rischio clinico per i nascituri”.   


    Altrettanto grave  la presenza di un solo medico radiologo, che riesce a coprire solo alcuni turni mattutini e alcune reperibilità pomeridiane e notturne. “La continuità del servizio di radiologia è affidata alla ‘telerefertazione’ su presidi lontani, ospedale Ingrassia e Civico di Partinico. Metodica – aggiungono Cgil e Fp – che non consente di effettuare Tac con mezzo di contrasto o indagini ecografiche. Occorre inoltre potenziare il servizio di Cardiologia e attivare i servizi di Ortopedia e l’unità operativa di  Lungodegenza. Nel territorio è necessario, inoltre, potenziare i servizi distrettuali e incrementare le ore di specialistica ambulatoriale.”
  Problemi rimasti fino ad oggi irrisolti, sottolineano Cgil e Fp Cgil, con “grave pregiudizio sui servizi da rendere a un ampio bacino di utenza dell’entroterra palermitano”.
  “Questa vertenza non riguarda solo gli operatori ma l’intera collettività – aggiungono Ridulfo e Cammuca –  Considerato che ad oggi sono rimasti o disattesi gli impegni formalmente assunti dall’Asp, ad eccezione del ripristino dei posti letto della unità di Chirurgia, abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale e la ripresa della mobilitazione”.