In occasione della giornata mondiale del Rifugiato del 20 giugno la Cgil Palermo ha organizzato un momento di confronto, in collaborazione con l’Università degli Studi Palermo, presso la sala conferenze del Cus, in via Altofonte, alle ore 16,30 dal titolo “I Diritti dei rifugiati: la provenienza fa la differenza?”.

 Intervengono: Giovanni Randisi, presidente Cus Palermo e Aldo Schiavello, presidente Cir Migrare, che porteranno i saluti. Introduce Bijou Nzirirane, responsabile ufficio migranti Cgil Palermo. Seguiranno le testimonianze di alcuni rifugiati, Zoia Brunova, Ucraina, Becky Akpodiene, nigeriana, vittima di tratta, e Mustapha Jarjou del Gambia. Quindi, gli interventi di Alessandra Sciurba, Università degli Studi di Palermo-Cir Migrare e di Daniele Papa, legale presso l'ufficio migranti Cgil Palermo. Modera Silvio Bologna, Università degli Studi di Palermo- Cir Migrare. Le conclusioni sono affidate a Kurosh Danesh, Responsabile del Dipartimento Immigrazione della Cgil nazionale.

 Dopo il convegno, la giornata proseguirà con un momento sportivo, il 1° Torneo di calcio "Diamo un calcio al Razzismo", che si svolgerà alle ore 18.30 presso il campo di calcio n.3 del Cus. Al torneo partecipano le seguenti quattro squadre: Associazione Gambiana, Itastra (la Scuola di lingua italiana per stranieri), Unis associazione della Costa d’Avorio in Sicilia e la Cgil Palermo.

L’organizzazione del torno si deve a un desiderio, a una richiesta della comunità migrante del Gambia, il cui presidente dell’associazione gambiana, Drammeh Ousmane, ha chiesto alla Cgil la possibilità di gareggiare con il sindacato, che per l’occasione parteciperà alla competizione con i suoi segretari in squadra.

“Invito che è stato subito raccolto e abbiamo pensato insieme di dare il via a questo primo torneo nella giornata del rifugiato, perché anche la cultura e lo sport rappresentano validissime pratiche di inclusione – dichiara Bijou Nzirirane, responsabile migranti Cgil Palermo – Per quanto riguarda il convegno, l’iniziativa nasce dalla volontà di continuare nella strada dell’inclusione e dell’accoglienza dei cittadini che vengono dall’Ucraina e chiediamo che questa buona prassi venga allargata a tutti i migranti che arrivano da paesi in guerra, per evitare che si torni indietro. Non possono esistere differenze tra cittadini in base alla loro provenienza e nazionalità, bisogna estendere i diritti a tutti, seguendo la strada fatta per chi è scappato dall’Ucraina in guerra. Bisogna riflettere su cosa è cambiato dal punto di vista legislativo per l’integrazione del popolo ucraino e vedere come si è proceduto all’inclusione di tanti giovani nelle scuole e nelle università”.

“Palermo deve continuare a essere una città accogliente e deve migliorare i servizi per i migranti – aggiunge il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra – Il sistema dell’accoglienza delle nostre istituzioni deve essere più efficiente, non solo nei confronti dei rifugiati ma anche rispetto ai tantissimi cittadini migranti che hanno difficoltà di accesso ai nostri servizi. A partire dall’iscrizione anagrafica, i servizi devono essere accessibili a tutti i cittadini migranti, sia nella nostra città che nella nostra regione”.

  “Un’iniziativa importante, in un contesto di crisi geopolitica  che – afferma  Silvio Bologna, Università degli Studi di Palermo-Cir Migrare - ci invita a riflettere sui diversi modelli di accoglienza dei rifugiati e sulle diverse soluzione adottate a partire dall’Europa, mettendo in luce le contraddizioni del sistema”.