Marina Di Guardo, con il suo ultimo libro “Dress Code Rosso Sangue” , sarà presente a Cefalu’ il 12 maggio presso Artemis hotel alle 18.00 per presentare il suo lavoro.Il libro,carico di contenuti di grande attualità è ambientato nel patinato mondo della moda milanese.
Il riflettore sul mondo della moda, sarà solo un pretesto per parlare di ciò che accade intorno a noi e dentro di noi al di là della vetrina perfetta nella quale spesso fingiamo di vivere e dietro le maschere che spesso indossiamo per compiacere il volere altrui.
Si parlerà di vetrine che nascondono spesso, realtà non sempre felici.
Il libro della Di Guardo, è un’introspezione psicologica interessante sulla vita dei personaggi narrati nella storia, con particolare attenzione all’analisi delle relazioni tossiche, al ruolo della famiglia nell’orientare il destino dei figli, temi di rilevante contenuto e grandissima attualità.
Quello della moda è un mondo affascinante , ne siamo un po’ tutti attratti, sebbene accada sovente che finisce per dettare gusti e regole che hanno un impatto forte sulle personalità fragili non riuscendo piu’ a far decidere e ragionare autonomamente.
Chi ne subisce il fascino, spesso può cadere vittima di facili guadagni e di circoli viziosi di vita, la scrittrice in questo libro ci invita a guardare dentro le situazioni e dentro le anime.
Sullo scenario di questo mondo prende piega il romanzo presentandoci la sua protagonista Cecilia e le vicende in cui rimarrà coinvolta, un personaggio , che suscita sin da subito grande simpatia per la forza e la personalità, che vedremo evolversi.
Non mancano i colpi di scena e le strane rivelazioni di segreti e bugie.
Dialogheranno con la signora Di Guardo, il giornalista, Giacomo Sapienza, Salvatore Marsala, la dottoressa Sabrina Miriana,modera l’evento il professore Giuseppe Simplicio.
Cefalu’ ospita un personaggio che si è imposto positivamente nel panorama, dello scenario culturale e sarà felice di parlare attraverso questo libro, di temi di grande interesse sociale, sempre più convinti che laddove c’è desiderio di dialogo c’è crescita per le comunità.