“Stato di agitazione degli agricoltori della provincia di Palermo. Il comparto agricoltura è sprofondato ormai da anni in una profonda crisi: assenza della manutenzione delle infrastrutture rurali, perdita di competitività e concorrenza dei prodotti dal nordafrica, accentuata ulteriormente dai recenti rincari dei carburanti e dei concimi. Come se non bastasse si ripropone, come ormai accade da diversi anni , la problematica dell’ acqua.

Infatti l’ incertezza e la precarietà dell approvvigionamento idrico dal bacino Rosamarina, ha come ogni anno fatto perdere dei cicli produttivi, e fortemente condizionato la programmazione degli impianti che riguardano il periodo primavera- estate. Con questo clima di assurda incertezza, ciò che doveva rappresentare una fonte di sviluppo e incentivo a investire, soprattutto tra i giovani, si è trasformato in un boomerang. Cali di redditività e spreco di investimenti sono diventati negli anni l’ unica certezza nelle politiche agricole siciliane. Gli agricoltori infatti avendo dismesso i vecchi impianti di approvvigionamento, oggi si ritrovano senza avere una fonte sicura da cui poter attingere. A gettare nello sconforto, inoltre , è stata la notizia di qualche mese fa , quando il Ministero delle risorse Agricole, ha bocciato i 60 progetti presentati dalla Regione Sicilia che dovevano servire a realizzare delle condutture nuove, con i fondi del PNRR. In una situazione di aclarata precarietà, gli agricoltori chiedono agli enti regionali preposti ed al presidente Nello Musumeci, un intervento immediato, perentorio , ma soprattutto definitivo.

Il ripristino della normalità è indispensabile se si vuole dare una speranza a chi tra mille difficoltà e incertezza continua a credere che fare agricoltura di qualità sia ancora possibile per il presente ed un opportunità per le future generazioni. A dichiararlo gli esponenti della Lega Prima l Italia Igor Gelarda e Toto Cappadonia.