Un polo museale che vedrà la luce nei locali annessi alla Chiesa Madre di Gangi. Un tassello prezioso che arricchisce ancora di più la bellezza artistica del borgo e che si candida ad essere un unicum sulle Madonie. Il progetto, già inserito nell’Itinenrarium Pulchritudinis della Diocesi di Cefalù, si sta proiettando ad entrare nella rete dei piccoli Musei del Ministero per i Beni Culturali e ad attrarre l’interesse anche di partenariati privati che potrebbero in questa prima fase agevolarne finanziariamente la realizzazione complessiva. «Non si tratta di una semplice sala espositiva – spiega il Parroco don Giuseppe Amato – ma di un vero e proprio itinerario che valorizza tutte le opere presenti nella Chiesa Madre e che presto si estenderà anche alle altre chiese».

L’ambizioso progetto di valorizzazione artistica del territorio vedrà sorgere nella Torre normanna che predomina sulla facciata esterna della Chiesa un centro di esposizione per mostre di arte contemporanea. Nella prossima primavera i primi artisti ad essere ospitati saranno il pittore Roberto Fontana e la scultrice Dalila Belato, poi i visitatori saranno accompagnati nella lettura delle opere di Filippo Quattrocchi e nella visita alla Cripta dei preti morti e dell’Oratorio del SS. Sacramento.
Le tre sale espositive recentemente realizzate, grazie alla collaborazione del Laboratorio di restauro TRA ART di Giuseppe Inguaggiato e finanziate con un contributo dell’amministrazione comunale raccoglieranno diverse opere pittoriche, gli argenti e gli ex voto che raccontano la fede del popolo di Gangi e presenze artistiche importanti come quella di Giuseppe Salerno (lo Zoppo di Gangi) e Crispino Riggio con l’imponente dipinto della Sanctae Navis Ecclesiae.
«Siamo orgogliosi di aver contribuito in maniera incisiva a questo progetto – dichiara Francesco Migliazzo, sindaco di Gangi – in continuità al lavoro svolto negli anni per la valorizzazione del nostro borgo. La collaborazione con la Parrocchia per noi è preziosa e amplia il già consistente itinerario artistico che ha portato Gangi ad essere meta di interesse nazionale e internazionale».

La parte del progetto di cui va più fiero don Giuseppe Amato è quella che prevede la nuova collocazione del Giudizio Universale dello Zoppo di Gangi che attualmente si trova nella parete laterale dietro l’Altare maggiore. Infatti, si prevede lo spostamento in un locale adiacente di proprietà della Chiesa Madre a conclusione dell’itinerario artistico «come se si arrivasse nella Cappella Sistina – spiega Giuseppe Inguaggiato, già direttore artistico del Piccolo Museo del Duomo –. I visitatori potranno ammirare da vicino il più grande dipinto su tela in Italia raffigurante il Giudizio Universale e saranno aiutati nella lettura dell’opera da un sistema di luci e voci fuori campo che permetteranno una visione completa dal punto di vista artistico e teologico». Il nuovo polo museale promette di riservare numerose sorprese, come la sezione che sarà dedicata al gangitano Felice Balsamello, precursore, con le sue invenzioni, del sommergibile e dei sistemi di cucina a gas. La curiosità è già tanta e si prospetta un interessante viaggio “Dall’Inferno al Paradiso” così come hanno voluto chiamare gli organizzatori la prima mostra che inaugurerà il nuovo itinerario artistico.