Giunto alla quindicesima edizione, dopo la pausa dovuta alla pandemia l’appuntamento cinematografico torna con una nuova edizione. Due le giornate e 18 i corti in gara. Tra questi anche due siciliani: “Tutto è vodù” di Martino Lo Cascio e “Tutto questo una volta erano querce” di Giuseppe Sangiorgi

 

PALERMO – Riprendere. Anche se si sono iscritti meno cortometraggi del solito a causa della pandemia che ha rallentato la realizzazione di corti, anche se ce ne sono solo 18 in concorso come non succedeva dalla prima edizione del 2006 che fu organizzata all’interno di Cana, un’enoteca di via Alloro. Così SorsiCorti, il festival internazionale di cortometraggi che quest’anno compie quindici anni riprende. Il 21 e il 22 settembre al cinema Rouge et Noir torna il festival, alla sua 15esima edizione, mantenendo sempre alta la qualità dei corti in concorso.

 

Dopo lo stop obbligatorio dello scorso anno che ha visto una versione ridotta del concorso andato in scena al Piccolo Teatro Patafisico, SorsiCorti riprende. “Abbiamo scelto questa parola per dare un nome a questa nuova edizione – spiegano Gabriele Ajello e Fabrizio Saputo, ideatori del festival che unisce i corti al vino -. L’abbiamo pronunciata più volte nella prospettiva speranzosa di tornare alla normalità. Ricominciare oltre che riprendere. I pessimisti dicono che nulla tornerà come prima e che la ripresa (legata al cinema) sarà lenta e faticosa. Chi lo sa? In effetti quest’anno si sono iscritti il 20% in meno dei cortometraggi. In concorso ce ne sono diciotto, come i componenti di una squadra di baseball (o gli apostoli secondo un film di qualche anno fa). Diciotto corti in concorso, roba da prima edizione. Allora prendemmo la palla al balzo, con la proposta di un gestore di organizzare un festival di cortometraggi nella sua enoteca. Oggi siamo ancora qui, ancora in sella per diffondere la cultura del cinema breve in grande crescita rispetto al 2006, ma in calo causa pandemia. Per cui, in sintonia con tutti i nostri amati registi e autori, diciamo che non ci resta che ‘riprendere’”.

 

Anche se con un palinsesto più piccolo, il festival torna al cinema. “La scelta della location di quest’anno, il cinema Rouge et Noir, è motivata dal desiderio di investire sul cinema, contribuire, nel nostro piccolo, a far ritornare le persone in sala – proseguono ancora i due fondatori -. I dati recenti non sono incoraggianti e le restrizioni causa Covid purtroppo colpiscono due luoghi fondamentali per la crescita culturale del collettivo: il cinema e il teatro. Oggi, come non mai, abbiamo bisogno di tornare a frequentare questi luoghi immortali che ci raccontano chi siamo e come poter riuscire a dare senso ai fenomeni drammatici che la vita propone. Naturalmente questi luoghi ci aiutano anche a svagarci, ricordandoci l’importanza dell’evasione, seppur momentanea, dalla vita quotidiana. Come diceva Bertolt Brecht, l’evasione è un’attività fondamentale per gli uomini, non piace solo ai carcerieri”.

 

Tra i diciotto cortometraggi in gara provenienti da varie parti del mondo, anche due realizzati da registi siciliani. Si potrà infatti vedere “Tutto è vodù” di Martino Lo Cascio e “Tutto questo una volta erano querce” di Giuseppe Sangiorgi. Al-Sit di Suzannah Mirghani (Sudan), À travers les murs di Larissa Corriveau (Canada), B∙52 di Flavio Nani (Italia), Dualpa di Mohammad Reza Reza Moradi (Iran), Ekstase di Marion Kellmann (Germania), Frames di Farhad Pakdel (Canada), Homecoming di Raffi Movsisyan (Armenia), Jayro di Wojciech Lorenc (Usa), La Travesìa di Edio Raven (Venezuela), La triste vita del mago di Francesco d’Antonio (Italia), Mosaic di Imge Özbilge e Sine Özbilge (Belgio), Souvenir Souvenir di Bastien Dubois (Francia), Sprötch di Xavier Seron (Belgio), Survivers di Carlos Gómez-trigo (Spagna), The Invasion di Dante Rustav (Uzbekistan) e infine Wine Lake di Platon Theodoris (Australia) andranno poi a completare la rosa dei film.

 

Il regista Lorenzo Daniele, l’attore Dario Frasca e il produttore cinematografico Marco Milone sono invece i nomi che andranno a comporre la giuria. Gli spettatori in sala potranno esprimere una preferenza per decretare il corto vincitore del “Premio del pubblico”. Alla fine delle due serate di cinema di altissima qualità, il cui ticket di ingresso è di 3 euro, chi vorrà potrà bere un calice di buon vino. Ci sarà l’occasione per discutere insieme sui corti visti e magari chissà, con un bicchiere di vino in mano. Per conoscere il programma completo del Festival è possibile visitare il sito www.sorsicorti.it.