Società

Brevi considerazioni sul murale di Falcone e Borsellino a Cefalu’

Impossibile non notarlo, sia per le dimensioni ragguardevoli, sia per l’immagine iconica dedicata a Falcone e Borsellino, assai nota al pubblico e riproposta sui prospetti di diversi edifici pubblici e privati, dal Nord al Sud d’Italia.
Non stiamo qui a discutere del valore estetico del murale, né delle tecniche seguite dall’artista per realizzarlo. Non è questo quello che qui importa. Contano di più il luogo prescelto e il valore sociale che l’opera veicola.
Plaudiamo all’idea che il murale campeggi sulla facciata principale del Liceo classico “Mandralisca” di Cefalù, perché è proprio dalla Scuola, luogo per eccellenza deputato ad educare, che bisogna cominciare a coltivare e diffondere la cultura della legalità.
Non bastano le leggi per combattere e vincere le ingiustizie sociali, ma ci vogliono testimoni credibili che impediscano che «la forza legale non protegga in alcun conto l’uomo tranquillo e inoffensivo» (A. Manzoni).
Non bastano le leggi per combattere e vincere il peggiore e più aberrante dei mali sociali, la mentalità mafiosa, di cui Falcone e Borsellino, fra i tanti luminosi esempi, ne sono stati irriducibili antagonisti sino al sacrificio estremo.
Le mafie, lungi dal cedere alla facile retorica, si combattono e si vincono con la cultura silenziosa della legalità, educando i giovani, speranza del nostro domani, a vivere e sperimentare una forma di cittadinanza attiva, solidale e responsabile e facendo di loro dei “buoni cittadini”.
E noi, come cittadini adulti, dovremmo farci convinti portatori, presso le giovani generazioni, del valore universale e ineludibile della legalità: l’unico vero baluardo nei confronti del fenomeno mafioso è l’educazione permanente!
Quello dell’educazione alla legalità è un tema molto caro al movimento scoutistico, tanto giovanile che adulto: solo in Sicilia sono almeno una ventina i gruppi scout che gestiscono beni confiscati alla mafia. A ispirare e guidare gli scout di tutte le età è il severo monito del Fondatore, Robert Baden-Powell, che esortava i suoi ragazzi al rispetto del bene comune. Monito mai disatteso, neanche quando, recentemente, alcune sedi scout (Marsala, Mineo, Ramacca, Belpasso) – autentici presidi di legalità – sono state prese di mira e messe a ferro e fuoco dalla violenza intimidatrice della mafia.
Come adulti scout di Cefalù, il nostro impegno, sul fronte del rispetto e della pratica della legalità, non è mai venuto meno: è stato un processo formativo costante, continuo e fattivo. Quel murale, su cui giornalmente si poserà lo sguardo dei passanti, rappresenta, per noi adulti scout, uno stimolo in più per continuare a fare “esercizio di memoria” lungo la “strada” della legalità.
Lorenzo Ilardo
Magister Comunità di Cefalù

redazione

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