Di seguito si segnala il post pubblicato su Facebook dalla deputata alla Camera Roberta Alaimo dopo gli arresti per mafia a Palermo.

“Il quadro che emerge in questi giorni è terrificante e ci fa riflettere su quanta strada ci sia ancora da fare nella lotta alla mafia. Tante le attività commerciali vittime di racket, in alcuni casi i commercianti, si sono preoccupati di non figurare nel “libro mastro” delle estorsioni o di offrire all’estorsore un escamotage per eludere eventuali controlli di polizia. Durante l’emergenza Covid, i pochi negozianti rimasti aperti, peraltro con volumi da affari assolutamente esigui, sono stati costretti a versare i soldi alla mafia.

Anche nel blitz di oggi, emerge la continua richiesta di pizzo nei confronti delle imprese che operano sul territorio e costrette a subire attentati incendiari, se non accettavano le regole del boss.

In questo scenario di violenze e sopraffazioni, fa specie l’intercettazione resa pubblica in queste ultime ore, di un uomo della famiglia mafiosa di Roccella arrestato stanotte dalla Polizia, che rivolgendosi alla mamma di una bimba di 7 anni, che avrebbe dovuto partecipare alle celebrazioni per commemorare la strage di Capaci afferma: “Noi non ci immischiamo con Falcone e Borsellino… queste vergogne… alla Magione, la’ sono nati e cresciuti, i cornuti la’ sono nati”, vietando così ad una bambina di soli 7 anni di partecipare al corteo.

E’ da un fatto così grave che emerge il ruolo e l’importanza che la scuola ha nella vita dei nostri ragazzi. Solo attraverso un percorso formativo adeguato e improntato a percorsi di legalità, possiamo crescere individui liberi, in grado di discernere il bene dal male. Abbiamo tanto ancora da fare ma possiamo cambiare questa terra”.