Si chiama InRadioChir, ovvero innovazione in radioterapia e chirurgia mininvasiva, il progetto della Fondazione Giglio cofinanziato dalla Regione Siciliana con l’Assessorato alle attività produttive ed inserito tra i ventotto progetti al alto contenuto tecnologico e innovativo.
“Ringrazio – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – il Governo Musumeci e l’assessore Turano per l’attenzione e la lungimiranza dimostrata nei riguardi della ricerca e dell’innovazione che, in un’azienda sanitaria, sono elementi fondamentali per la crescita e la qualificazione delle cure offerte”.
InRadioChir è un progetto che si pone il duplice obiettivo di miglioramento di processi e servizi sanitari attraverso l’introduzione nella pratica clinica di protocolli diagnostici e terapeutici innovativi e dall’altro è rivolto allo sviluppo di nuovi prodotti come i tool di analisi delle immagini biomediche e kit diagnostici per la determinazione e quantificazione di nuovi marcatori di malattia.
Il progetto del valore economico complessivo di 27 milioni e 500 mila euro è il frutto di un partenariato tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Siciliana, l’Istituto Giglio come capofila, la società Gesan Com srl unipersonale, il Cnr, I laboratori nazionali del sud (LNS) e la sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Università degli Studi di Palermo. Per realizzare tutte le azioni previste, in progetto, dal via libera del ministero saranno necessari tre anni. Il cofinanziamento regionale è pari a 826 mila euro.
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