Era l’ottobre del 1889 quando si stilava un progetto per portare la ferrovia anche nell’entroterra madonita e non solo che doveva servire una popolazione di circa 125 mila abitanti su una estensione di 170 ettari. La sua origine doveva essere nei pressi di Buonfornello ,allacciandosi alla litoranea Cerda-Messina,avvicinarsi per quanto possibile a Collesano, A Sclafani,Calatvuturo passando da Scillato fin presso Polizzi Generosa. Quindi entrare nell’altra valle per accostarsi a Castellana Sicula e percorrendo i contrafforti delle Madonie avvicinarsi a Petralia Sottana, Petralia Soprana(la stazione doveva sorgere nella borgata di Saccu’) Alimena,a Geraci Siculo per raggiungere il comune di Gangi poco distante dal confine della provincia di Catania .A redigere il progetto della futura ferrovia furono gli ingegneri Gaetano Arangi ed Antonio Tebaldi che doveva avere “ la minore spesa possibile nella costruzione della linea,subordinata pero’ alle esigenze di un favorevole esercizio e benefici per le popolazioni interessate”.
“I paesi delle Madonie-si legge ancora trale motivazioni della realizzazione della ferrovia-sono in una regione fredda in mezzo ad una regione calda .La ferrovia doveva quindi generare un’attività di scambio dei prodotti. La stessa neve era ritenuta importantissima:le Madonie infatti fornivano neve circa un quarto della popolazione dell’isola,benché diminuiva notevolmente durante il trasporto.”
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