La “Gazzetta dello Sport” di Milano, il 7 agosto 1908 annunciava per l’anno successivo il primo giro ciclistico d’Italia. Alle 2,53 del mattino del 13 maggio 1909, dal rondò di piazzale Loreto a Milano, dentro una nebbia fitta, in sella a pesanti biciclette, con tubolari di scorta in spalla, 127 ciclisti danno il colpo di pedale che apre il primo giro d’Italia: 8 tappe per 2.448 chilometri. Il vincitore sarà Lugi Ganna, dopo aver pedalato per 89 ore e 48 minuti, che vince il premio di cinquemila e trecentoventicinque lire. Sul totale del montepremi di 25 mila lire, mille lire erano state sborsate da Vincenzo Florio (l’ideatore della Targa Florio), avendo compreso che legare il nome “Florio” ai grandi eventi sportivi era garanzia di sicura notorietà commerciale.

Da un post di Vincenzo Macaluso, amministratore di “scrignopalermo” troviamo: “.. Dal 3 al 13 ottobre 1907 si tenne il I° Giro di Sicilia, la prima gara a tappe d’Italia e la seconda della storia del ciclismo mondiale visto che il Tour de France era “scattato” solo due anni prima! A vincere fu Carlo Galetti (1882-1949)”.
Molti non sanno che prima del “Giro d’Italia” ciclistico del 1909, era sorto, già nel 1907, ad opera di Vincenzo Florio, il “Giro di Sicilia” che si svolse dal 3 al 13 ottobre in otto tappe:
Il Giro sarà vinto da Carlo Galetti.

Il 2° “Giro di Sicilia” si svolse dal 18 al 29 ottobre 1908
La prima tappa, svoltasi nel circuito delle Madonie si concluse a Petralia Sottana. Si rivelò una tappa durissima e addirittura fatale per i francesi, alcuni vittime di cadute, quasi tutti di forature. Gli sfiancanti inseguimenti culminarono nel ritiro della metà dei transalpini.
Per placare gli animi Florio dovette annullare la tappa, vinta da Galetti. A diversi minuti giunsero al traguardo Albini, Alavoine e Pavesi.

Carlo Galetti, soprannominato lo “scoiattolo dei Navigli”, vinse per tre volte il Giro d’Italia nel 1910. 1911 e nel 1912 con l’Atala; per due volte il Giro di Sicilia (1907 e 1908); per tre volte la Milano-Roma (1906, 1911 e 1918) e partecipò tre volte al Tour de France senza però mai vincere.

Dall’ immenso archivio storico di Gaetano Di Chiara