Forestali ,solite parole e promesse I fatti restano legati alle minime giornate lavorative

Sono cadute nel dimenticatoio le speranze di coloro che paventano e portano avanti la questione della stabilizzazione dei lavoratori forestali. Senza citare i vecchi e i nuovi fautori del sistema, rimangono solo le attualità dei fatti per i lavoratori che ormai pensano a tutt’altro o forse ormai, mettono in atto la passività totale del tutto . Il problema viene evidenziato e sostenuto dal responsabile del sito di ForestaliNews Antonio David – “Nonostante i lavoratori siano impiegati anche nei lavori di pulizia nel territorio, cosa ben fruibile e sostenuta dagli stessi forestali, c’è da mettere in risalto che questo viene espletato con le medesime giornate di garanzia occupazionale e, questo certamente non và bene per il sistema di tante famiglie che tenta di scalare un gradino, con l’aggiunta di una fascia in più, cioè di passare a due soli contingenti;  OTI e 151”

Una situazione che dura da decenni e che ancora non ha trovato una soluzione dopo tanti anni di precariato. Oggi i lavoratori vedono affievolire tale situazione dettata da un governo regionale che ha solo dato mandato alle sue problematiche di rattoppare qualsiasi situazione emergenziale , andando incontro a spese gonfiate al posto di valutare che la forza lavorativa già si ha in casa.

“Giusto imbattersi per l’orario estivo anche in inverno ma,- continua Antonio David –  non si può coprire un fabbisogno ambientale e territoriale con le misere 101 giornate lavorative, spezzettate a volte da sospensioni e stop, legati sempre ad una finanziaria che deve dare il placet definitivo con tutti i suoi annessi e connessi” -.  Graduatorie che vedono restringersi di anno in anno e dunque numeri che si ridimensionano anche in un’ottica di una proponibile palla al balzo di chiudere il cerchio con il personale già su libro paga regionale. Inconcludente ad oggi qualsiasi passo fatto e, qualsiasi presa di posizione intrapresa ancora da tanti che si ostinano a non considerare che i lavoratori ormai hanno capito chiaramente il loro tornaconto. Una noia dettata dalla non fiducia che circola negli ambiente e se chi la predica ha già toccato il fondo è difficile poter risollevare le sorti con le solite facce…..

Redazione

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