Dopo la tragedia del 3 ottobre  del 2013 nelle acque di Lampedusa, in cui morirono 368 persone,il  comune di Petralia Sottana  diede allora la  disponibilità,come altri comuni, ad accogliere 10 vittime del tragico naufragio che  riposano nel cimitero comunale .Nei giorni successivi  ne furono   tumulate altre quattro salme di recenti naufragi.Oggi si è svolta,come ogni anno una momento di raccoglimento nel cimitero comunale per ricordare la triste ricorrenza.

L’amministrazione comunale con il sindaco Leonardo Neglia, ha accolto il fratello e la madre  di una delle vittime di quel naufragio , giunto dalla Svezia  dopo varie ricerche,con un  numero in mano,il 306 che indicava il numero di una delle salme sepolte nel cimitero di Petralia Sottana.Il giovane infermiere giunto dalla Svezia è  venuto  a conoscenza tramite le autorità italiane, che il corpo del fratello, allora identificato con un semplice numero,riposava nel cimitero di Petralia Sottana.E copsi’ accompagnato da alcuni amministratori locali ha potuto posare un fiore sulla tomba del fratello proveniente anche lui dall’Eritrea,morto a 22 anni  in qul tragico naufragio di sei anni.