“Altra aggressione ai danni di
personale sanitario e danneggiamento di beni del nosocomio:
l’ennesimo episodio, ultimo di una lunga serie, si è consumato
domenica alle 23 circa all’ospedale Villa Sofia di Palermo”. La
denuncia è di Giuseppe Bonsignore segretario aziendale del
sindacato Cimo. “Questa volta a farne le spese – aggiunge il
rappresentante sindacale – sono stati un medico radiologo e una
donna, tecnico di radiologia medica, insultati e strattonati da
un vero e proprio esercito di parenti inferociti di un paziente,
un uomo di circa 60 anni, che stava per eseguire un esame di
risonanza magnetica in urgenza “. Una ventina di persone si sono
introdotte nei locali della radiologia nella sala di risonanza
magnetica, locali privi di sistemi di videosorveglianza e ai
quali si riesce purtroppo ad accedere fin troppo facilmente,
mancando accessi di sicurezza. “Il paziente era già stato
accolto presso la struttura e il tecnico di radiologia in
servizio stava compilando il questionario relativo alla
sicurezza del paziente stesso, chiedendo alla moglie eventuali
controindicazioni alla esecuzione dell’esame, potenzialmente
molto pericolosi e quindi ineludibili – aggiunge il sindacalista
La procedura, di per sé rapida, è stata però interrotta da
alcuni scalmanati, qualificatisi come figli del paziente, che
hanno cominciato a inveire nei confronti del tecnico di
radiologia, giudicando invece una perdita di tempo la raccolta
anamnestica da parte del personale sanitario. Agli insulti sono
seguiti gli spintoni, anche nei confronti del medico intervenuto
per sedare gli animi, e successivamente lo sfondamento della
porta in vetro di accesso alla sala di risonanza magnetica che è
stata divelta per introdurre a forza e pericolosamente la
barella in metallo”. Solo l’arrivo dei carabinieri, chiamati dal
personale in servizio, è riuscito “a riportare la situazione
quasi alla normalità e, come sempre accade in questi casi, gli
autori dell’aggressione si sono dileguati”.(ANSA).
SANITA’: GRILLO SU AGGRESSIONE PALERMO, ‘URGENTE LEGGE ANTI VIOLENZA’
Roma, 19 ago. (AdnKronos Salute) – “L’ennesimo episodio di aggressione
a danno di lavoratori della sanità, questa volta a Palermo, conferma
l’urgenza di una legge antiviolenza. Basta Far West, le corsie e gli
ambulatori sono patrimonio di tutti i cittadini così come chi vi opera
ogni giorno. Chi sta bloccando il Paese e il lavoro del Parlamento si
assume anche la responsabilità di fermare questa importante legge di
civiltà”. Lo scrive su Facebook la ministra della Salute, Giulia
Grillo, commentando l’aggressione, denunciata dal sindacato Cimo, ai
danni di un medico radiologo e un tecnico di radiologia insultati e
strattonati ieri sera a Villa Sofia, a Palermo.
(Ram/AdnKronos)