Il messinese Emanuele Schillace, campione italiano Slalom Under 23 in carica, ha vinto al fotofinish un’incredibile undicesima edizione dello Slalom Città di Castelbuono, kermesse automobilistica con validità per la Coppa AciSport quinta zona per la specialità, per il Campionato automobilistico siciliano Slalom by AciSport e per lo Challenge Palikè 2019.

Schillace, alla sua settima affermazione stagionale, ha agguantato con un colpo di reni la vittoria a Castelbuono piazzando in extremis, per soli 56 centesimi di secondo, il muso della sua Radical SR4 Suzuki ‘griffata’ Tm Racing Messina davanti a quello della Radical Prosport Suzuki condotta dal catanese Michele Puglisi, campione isolano Slalom in carica e compagno di colori alla Tm Racing. Puglisi, nonostante un assetto non proprio azzeccato sulla biposto britannica e una toccata, con conseguente rottura del cerchio anteriore sinistro nella seconda sessione cronometrata, aveva assunto con piglio il comando delle operazioni in Gara 1 ed in Gara 2 (approfittando anche di una duplice penalità da 10” inflitta da commissari di percorso ad Emanuele Schillace, autore del miglior crono in Gara 1, per l’abbattimento di altrettanti birilli), lasciando capire di non volere rinunciare al successo in nessun modo. E’ andata diversamente.

A completare un podio tutto Radical, anche lui in netta rimonta, il trapanese (di Erice) Michele Poma, il quale ha agguantato il terzo posto assoluto con la sua miglior prestazione colta nella terza e decisiva manche, con la SR4 Suzuki della Scuderia palermitana Armanno Corse (piazzata a 6”29 dalla vetta), precedendo l’agile monoposto Predator’s PC008 Suzuki affidata dalla Tm Racing al velocissimo kartista di Mazara del Vallo Giuseppe Giametta, saldamente sul podio fino al compimento di Gara 2, ma poi forse deconcentrato in Gara 3 per una penalità di 10” seguita all’abbattimento di un birillo. “Abbiamo finalmente indovinato il miglior assetto di gara – è il commento di Michele Poma, campione italiano Slalom Under 23 nel 2017 – la mia Radical ha reagito bene, qui sull’ostico asfalto di Castelbuono, devo solo abituarmi ai meccanismi del cambio al volante della biposto ex Giuseppe Castiglione”.

Una sfida difficile, ma tutto sommato utile per comprendere meglio le reazioni della sua Radical SR4 gommata Pirelli Soft, per Emanuele Schillace. “La vettura non è ancora al massimo delle sue potenzialità – non fatica ad ammettere il vincitore dello Slalom Città di Castelbuono – oggi è andata sicuramente meglio di altre volte, forse stiamo cominciando ad inquadrare il cerchio, pur se le due penalità mi hanno in qualche misura deconcentrato. Nella terza manche ho infatti evitato di forzare al fine di non commettere altri errori e di portare il risultato ed i punti a casa, è andata bene!”. Un pizzico di delusione per Michele Puglisi, che stava già forse assaporando la sua prima affermazione stagionale. “Ho avuto qualche difficoltà a trovare nelle fasi iniziali un assetto ottimale sulla mia Radical – confessa il campione siciliano Slalom 2018 – non ci volevano la toccata e la rottura del cerchio nelle fasi più delicate della gara. Lo sport del motore è anche questo. Comunque porto a casa un secondo posto che tutto sommato mi soddisfa”.

Uno Slalom Città di Castelbuono positivo a metà per il “veterano” trapanese Nicolò Incammisa, presidente della Trapani Corse, il quale ha provato ad inseguire un prestigioso posto sul podio anche montando gomme Avon nuove al posteriore della sua Radical SR4 Suzuki, senza ottenere però l’acuto che si aspettava, accontentandosi della quinta piazza finale. Al contrario una prestazione assolutamente positiva per l’avolese Salvo Gentile, sesto assoluto alla sua seconda gara con la nuova Elia Avrio ST09 Suzuki della Armanno Corse, biposto con la quale il “gentleman driver” siracusano ha subito trovato un buon feeling.