I circuiti storici della Targa Florio dichiarati patrimonio culturale della Sicilia. In arrivo così più fondi statali ed europei per potenziare strade, infrastrutture e iniziative culturali

I circuiti storici della Targa Florio e le antiche tribune di Floriopoli sono stati dichiarati patrimonio culturale della Regione siciliana. Lo prevede un emendamento al Collegato, approvato dall’Ars e presentato dal gruppo di DiventeràBellissima.

«Già la manifestazione della Targa Florio aveva ottenuto nel 2002 questo prestigioso riconoscimento per il contributo dato alla positiva diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo- sottolinea il primo firmatario Alessandro Aricò- Ora pure i circuiti e le storiche tribune saranno inseriti nel registro delle Eredità immateriali dell’Unesco e ciò consentirà un più agevolato ed immediato accesso ai finanziamenti nazionali ed europei previsti per i Beni Culturali. Così sarà possibile il potenziamento sia delle strade e delle infrastrutture delle Madonie, che delle iniziative storico culturali a corredo dell’evento, consentendo un ulteriore rilancio pure della Targa Florio, con positive ricadute su indotto e turismo».

Il provvedimento è stato sostenuto dal governo regionale con gli assessori Tusa e Pappalardo, dal presidente della V commissione all’Ars, Sammartino, e fortemente auspicato da Aci Palermo- titolare della Targa Florio- presieduta da Angelo Pizzuto.

In particolare sono dichiarati patrimonio culturale della Regione siciliana i circuiti storici piccolo (72 km), medio (108 km) e grande (148 km) della Targa Florio e le antiche tribune di Floriopoli che si trovano in contrada Quaranta Salme a Termini Imerese.

Il “grande circuito delle Madonie” partiva da Buonfornello, toccava Cerda, Caltavuturo, Castellana Sicula, Petralia Sottana e Soprana, Geraci Siculo, Castelbuono, Isnello, Collesano, Campofelice di Roccella per ritornare a Buonfornello. Il medio circuito partiva da Cerda e proseguiva per CaltavuturoPolizzi, Collesano e Campofelice, per ritornare a Cerda. Infine, il Piccolo circuito dalle tribune di Cerda si snodava per Portella di Cascio, Portella di Sette Frati, Ponte Salito, bivio Caltavuturo, Scillato, bivio di Polizzi Generosa, Portella di Mare, Collesano, Campofelice di Roccella, Buonfornello e di nuovo Cerda.

La dorsale principale della Targa è la SS 120 tra Cerda e Caltavuturo (34 km) ed è stata riaperta da Anas lo scorso 3 maggio. Necessitano invece di ingenti lavori, ad esempio, la SP9 (Provinciale) tra Campofelice e Collesano, la Scillato-Caltavuturo SP24, e la SP54 tra Mongerrati (Isnello) e Piano Battaglia.

Redazione

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