“I venti di guerra che provengono dalla Siria e le minacce di attentato nei confronti del giornalista Paolo Borrometi sono due, preoccupanti, vicende che sembrano lontane tra loro ma che in realtà si intrecciano e dimostrano l’attualità dell’impegno civile di Pio La Torre e Lelio Basso. Pace e democrazia sono gli elementi fondanti dell’attività politica e sociale di entrambi e oggi viviamo in un momento storico in cui occorre una partecipazione fisica, culturale di massa perché il nostro futuro non sia compromesso”, così Vito Lo Monaco durante l’incontro “Pio La Torre e Lelio Basso, due vite parallele per la democrazia e la legalità costituzionale”, promosso dal Centro Pio La Torre e dalla Fondazione Basso e tenutosi a Palermo presso l’ITET “Pio La Torre”.
“Rimane grazie anche a loro viva – conclude Lo Monaco – la utopia di un mondo senza sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sull’ambiente, della libertà, individuale e collettiva, per una democrazia non formale ma sostanziale che offra a tutti, uomini e donne, indipendentemente dalle condizioni sociali, pari opportunità e dignità”.
“Lelio Basso e Pio La Torre sono per l’Italia moderna quello che Mazzini e Garibaldi sono stati per il nostro Paese nel Risorgimento – così Franco Ippolito, presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso. La Torre e Basso hanno segnato la storia, la memoria e l’ordinamento giuridico italiano. La Costituzione sarebbe stata diversa senza il contributo di Basso nella redazione dell’articolo 3 e dell’articolo 49 e la lotta alla mafia non sarebbe stata la stessa senza la legge proposta da La Torre che introdusse il reato di associazione mafiosa”.
All’incontro hanno partecipato anche il dirigente scolastico dell’Itet Pio La Torre, Nicoletta Lipani, Alessandro Crociata, del “Comitato per l’Attuazione della Costituzione – Lelio Basso” e Salvatore Vaiana, storico.