Fratelli chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. (Rm 8, 35-39)
Rivendicare la propria normalità, quando qualcuno ha deciso di metterla in discussione non è facile.
Soprattutto quando la tua normalità è fatta di vangelo e testimonianza.
E se qualcuno ha deciso di nuocerti perché i tuoi valori sono uno schiaffo morale al suo stile di vita diventi di fatto un cristiano sotto assedio.
Non è assolutamente vero che nei nostri contesti di vita non si possa essere vittima di persecuzioni.
Sono molto belle comunque le parole di Madre Teresa di Calcutta: non temere, il mare si agita in superficie, sotto è calmo. Dio allenta le redini talvolta, ma non le cede mai.
Ciò che conta è perseverare nel tuo cammino, nella tua normalità che è ”la follia della Croce”
Mimma Zito
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