Riprendono l’attività i forestali della Manutenzione delle Madonie. Da ieri gli operai 101sti del distretto 8 e 9 di Palermo si sono presentati al posto di lavoro per iniziare la nuova stagione lavorativa. Gli ordini impartiti dai diretti superiori sono quelli conosciuti e di tale periodo e cioè quelli di partire subito con la prevenzione del territorio , quindi viali parafuoco da effettuare nelle alte e basse Madonie, evitando che le alte temperature di questi giorni possono mettere sotto stretta emergenza i luoghi interessati. Lavoratori avviati per 51 giornate, almeno nella parte iniziale, e lavoratori che si aggiungono ai colleghi 151sti che hanno effettuato una parte lavorativa nel mese di Aprile e che sono stati sospesi già due volte per effettuare una minima parte di giornate con situazioni e problemi che accompagnano il comparto in tutti i suoi aspetti che ormai si conoscono e con una convivenza che diventa sempre più pesante e stressante. Stessi problemi annuali e situazioni che portano già alle prime problematiche con la poca benzina per i mezzi di decespugliamento e con attività di sola attività di zappa.
Da mercoledì riprendono anche gli addetti antincendio dei distretti del palermitano e quindi lavoratori che si presenteranno alle postazioni di competenza per cercare di attenuare le varie situazioni creatasi in questi periodi, con l’importante notizia di riprendere a lavorare seppur con qualche settimana di ritardo. Non mancano i problemi per questa categoria, con precarietà su mezzi,carburante,tute, ma con promesse che quanto prima rientreranno nel miglior tempo ed essere operativi quanto prima.
Nonostante la categoria è stata da sempre criticata da tutti i lati per colpe non dovute, tante famiglie vivono di questo lavoro, un lavoro molto spesso monoreddito e a cui tanti tengono a cuore. Criticare a volte può essere un gesto superficiale per alcuni e offensivo per tanti, ma apprezzare anche quello che si svolge in situazioni climatiche ed operative difficili , deve far capire l’importanza di tale lavoro quindi, rispettare la persona e la figura lavorativa deve essere un atto gentile da chi guarda dall’altra parte della barricata…