Pio La Torre: memoria dell’antimafia all’ITG “F. Parlatore”

Si è svolto stamane, presso l’Istituto Tecnico per Geometri “F. Parlatore” di Palermo, l’incontro sulla figura e l’impegno di Pio La Torre, padre della legge che ha introdotto il reato di associazione mafiosa nell’ordinamento penale e previsto lo strumento della confisca. A diffondere fra gli studenti i valori che hanno ispirato l’azione di Pio La Torre è stato Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi che porta il nome del sindacalista ed ex segretario del PC siciliano. L’iniziativa si inserisce nelle attività del progetto “Giovani cittadini attivi e consapevoli”, promosso dall’associazione P.A.R.S. nell’ambito dell’avviso pubblico ‘Giovani protagonisti di sé e del territorio – CreAZIONI Giovani’ dell’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali e avente come obiettivo il consolidamento nei giovani dei valori civici.
“Pio La Torre, come altri uomini dello Stato morti per mano mafiosa, sono stati uccisi perché portavano avanti le battaglie per il cambiamento sociale – ha puntualizzato Lo Monaco. Non si definivano né si facevano chiamare antimafiosi, erano solo persone che lottavano per il cambiamento”. Rivolgendosi agli studenti, il presidente del Centro Pio La Torre ha lanciato un monito: “La prospettiva di lavoro per voi si può avere anche se liberiamo dai condizionamenti mafiosi il processo economico di questo paese. Accettare quel vincolo vuol dire essere, alla lunga, schiavi di un potere oppressivo che pensa ad arricchire solo se stesso”.
Oltre all’ITG “F. Parlatore”, il progetto vede coinvolti l’IPSSAR “P. Borsellino”, l’ITT “Marco Polo” e il Liceo artistico “Vincenzo Ragusa Otama Kyiohara” dove saranno organizzati, nei prossimi mesi, altri incontri intorno a questi temi. In programma anche incontri sulla cultura civica, della legalità e della cittadinanza, a cura dell’associazione P.A.R.S., alcuni dei quali si sono già svolti nei giorni scorsi. Dopo la pausa estiva, gli studenti si confronteranno con rappresentanti istituzionali e con esponenti della società civile. Quale ulteriore momento dell’intero percorso formativo è prevista anche una visita didattica ad un bene confiscato. Al termine del progetto i giovani coinvolti condivideranno le conoscenze acquisite con i compagni che non hanno preso parte alle attività, diventando essi stessi soggetti attivi della diffusione dei valori interiorizzati. L’organizzazione delle attività è supportata dal Centro Pio La Torre e da Libera Palermo.

redazione

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