Finanziaria: troppi emendamenti, pochi soldi , proclami e aspettative che a volte non si possono mantenere, mentre fuori dal palazzo la gente aspetta e spera in qualcosa che non può esistere.

Di tutto questo gran “casino” che sta succedendo all’Ars con litigi, promesse, tagli, emendamenti e tabelle si capisce effettivamente che per i siciliani si ripeterà la stessa prassi e la stessa lagna degli anni passati, dove i fondi sono col contagocce o quelli che ci sono non bastano per tutti i problemi della nostra terra. Tanti sono i punti da discutere e pochi quelli che passeranno l’esame finanziario. Ogni deputato tira l’acqua al proprio mulino e cerca di coltivarsi il proprio orticello come meglio crede, andando a tamponare e coprire annualmente quel bacino di voti o promesse verso terzi che deve rendicontare come un servizio porta a porta. Poco lo sviluppo, poco futuro e tante incertezze, problemi che si risolveranno last minute, andando a scontentare tanta gente che pensa che possa uscire qualcosa di buono da questa finanziaria quindi, con risultati non sempre attendibili e credibili.

Per il comparto forestale possiamo pensare che la situazione potrebbe essere migliore rispetto agli altri anni sui fondi resi disponibili a voce di Vinciullo ma come sempre, non tutto vira per il verso giusto quindi. I soliti proclami di inizio lavoro e cioè del 15 Aprile per l’Azienda e il 15 Giugno per l’antincendio (come se fosse una novità rispetto agli altri anni), ma dei 250 milioni dichiarati anticipatamente, sembra che saranno circa la metà quelli disponibili da subito. Illusioni su illusioni, promesse inviane per prendere tempo e far capire che tutto vada bene, ma sono tanti altri i problemi che il comparto deve risolvere e/o arginare prima che tutto possa scoppiare in modo anomalo e irreparabile come le graduatorie, stipendi arretrati,blocco turn over, chilometraggi e notizie di questi giorni quello da parte degli addetti antincendio per rimborsi degli arretrati percepiti negli anni 2006-2009.

Il governo nazionale ha fatto capire bene a Baccei che senza riforme immediate (vedi blocco turn over), i siciliani si possono dimenticare il credito di 500 milioni. Ad oggi di riforme nemmeno l’ombra ,solo parole e bla bla bla che rischia di essere tale fino alla fine della finanziaria, proprio perchè manca nelle menti dei deputati la voglia di cambiare, il bisogno di pensare al futuro. Troppi gli interessi che si hanno su vari fronti, manca gente capace di progettare e prendere in mano quello che si dice, avere le p….e di mettersi in gioco. Si agisce al contrario di quello che di parla e si mette la povera gente con le spalle al muro, umiliandoli ancor di più di quello che sono già.

Infatti da qualche giorno sono state notificate a casa dei forestali o al comando del corpo Forestale i nominativi di coloro che devono agire a tal proposito, quindi problema su problema ove l’operaio non riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. La soluzione consigliata è certamente quella di prendere in mano la situazione e non attendere la chiusura della Finanziaria, visti i tempi e i precedenti che si ripetono annualmente, quindi agire nell’immediato sembra l’unica risposta certa per far capire che il popolo forestale vuole fatti e non parole, chiudere la partita prima che si fischi la fine, sapendo già che il risultato può essere negativo.

Antonio David Forestalinews