Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, disposti dal Comando Provinciale di Palermo per prevenire e reprimere i borseggi sui mezzi pubblici, i Carabinieri della Stazione Oreto hanno arrestato, Martino Giaconia, palermitano, 1960, ivi residente, Sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di Palermo. Giaconia è accusato di: tentato furto, resistenza a Pubblico Ufficiale e violazione della Sorveglianza Speciale.

I Carabinieri in servizio anti-borseggio, in abiti civili, sull’autobus di linea n. 101, hanno visto salire Giaconia ad una fermata di via Roma continuando ad osservarlo mentre all’interno del mezzo urtava i passeggeri, “palpandoli” all’altezza delle tasche, come se volesse individuare qualcuno con al seguito un portafoglio. Successivamente si spostava all’altezza della porta centrale, alle spalle di un uomo che indossava un cappotto impermeabile. Giaconia, chinandosi leggermente, alzava la parte bassa del cappotto dell’uomo che aveva davanti, mettendo la mano nella tasca dei pantaloni della vittima, guardandosi più volte, intorno, per verificare se qualcuno si fosse accorto del suo proposito e desistendo dall’intento per l’apertura delle porte e l’uscita della vittima.

Circostanza questa, forse, non tempestivamente prevista dal malfattore che, sentendosi osservato, desiste dall’intento. A questo punto, i Carabinieri che si erano confusi tra i passeggeri e che non lo avevano perso di vista, lo bloccano e lo accompagnano negli uffici del Comando per gli adempimenti di rito. I Carabinieri, si accorgono, ancora, che Giaconia indossava una borsa tipo mono-spalla che presentava nella tasca posteriore un taglio nella fodera, così da creare una seconda tasca, non visibile, che lascia pensare a cosa potesse servire ed eventualmente custodire. Durante il controllo Giaconia, ormai scoperto e interrotto nel suo disegno delinquenziale, si scaglia contro i militari, spintonandoli e gridando frasi ingiuriose e di minaccia. Giaconia, pertanto, dopo essere stato arrestato. è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando in attesa di essere tradotto presso il Tribunale di Palermo per il giudizio direttissimo.
Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.