Il  7 marzo 1615 il re di Spagna Filippo III concesse la licentia populandi al barone Pietro Celestri. L’evento commemorativo è stato organizzato dal Forum della Società civile, dalla comunità ecclesiale e dall’istituto comprensivo di Alia, in provincia di Palermo. Due giorni di festa fra storia e attualità. Fra le vari iniziative in programma anche un annullo filatelico.

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Alia compie 400 anni e i suoi cittadini onorano la fausta ricorrenza con una due giorni di iniziative culturali e religiose in programma lunedì 28 e martedì 29 dicembre. Mostre, convegni, rievocazioni storiche, intrattenimenti musicali, degustazioni di piatti tipici e antichi, momenti religiosi e il canto del Te Deum costituiscono i momenti clou di una coinvolgente festa organizzata dal Forum della società civile, a cui hanno aderito tutte le associazioni locali, dall’istituto comprensivo “Alia-Roccapalumba-Valledolmo” e dalla Comunità ecclesiale.

Sono parecchie le fonti storiche che, dal XVII secolo ad oggi, documentano la nascita di Alia nel feudo di Lalia. Tutte concordano nel riportare che il barone Pietro Celestri nel 1615 ebbe ufficialmente da Filippo III, re di Spagna, il privilegium, la licentia populandi ossia l’autorizzazione a colonizzare, nel rispetto di precise condizioni, la terra in suo possesso. Con Celestri la sorte fu crudele, perché egli, morto prematuramente, non fece in tempo a realizzare l’ambito progetto, che, dopo varie peripezie, sarà reso esecutivo per l’intervento della moglie, donna Francesca Cifuentes, nel 1623. Il tutto avvenne in piena osservanza del decreto reale del 1615, atto ufficiale della concessione a costruire. Questo, in sintesi, ciò che raccontano tutti gli storici, i quali, in forma diretta o indiretta, si sono occupati della fondazione di Alia.

Sulla concessione della licentia populandi da parte del re di Spagna Filippo III ne parlano Luigi Tirrito, socio della Società Italiana di Storia e di Archeologia, alla pagina 470 del secondo volume di una sua opera del 1873 titolata Sulla città e comarca di Castronovo di Sicilia – Ricerche storiche, topografiche, statistiche ed economiche, Ciro Leone Cardinale nel 1907 che ha scritto la monografia “Alia” per il Dizionario illustrato dei comuni siciliani di Francesco Nicotra, Francesco San Martino De Spucches e Mario Gregorio alla pagina 75 de La storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia dalla loro origine ai nostri giorni (1925): Lavoro compilato su documenti ed atti ufficiali e legali. Vol. IX. Da quadro 1313 a quadro 1682 e Eugenio Guccione alle pagine 9-10 e 44-45 di Storia di Alia 1615-1860 pubblicata nel 1991 da Sciascia Editore (Caltanissetta-Roma) nella collana “Storia e cultura” diretta da Francesco Renda.

L’evento celebrativo si aprirà domani, lunedì 28 dicembre, alle 10 nei locali parrocchiali di Cortile Sant’Elia con l’inaugurazione della mostra fotografica tematica curata dalle associazioni Rabat, Sicilia Antica e Assarca. Il pomeriggio sarà dedicato alla rievocazione storica della licentia populandi. Una imponente manifestazione sarà messa in scena dai ragazzi dell’istituto comprensivo di Alia, frutto di attività di studio e di ricerca realizzata dagli allievi e dai docenti della scuola secondaria di primo grado. Alle 16 un corteo storico animato da musici, sbandieratori e danzatrici, a cui  si accoderanno anche i rappresentanti di tutto il mondo associativo locale, snoderà dal suggestivo baglio Sant’Elia per le vie del centro cittadino fino ad arrivare in via Garibaldi dove saranno presentate le famiglie baronali dell’antico feudo susseguitesi dal 1514 al 1615. Seguiranno le esibizioni musici, sbandieratori e danzatrici e l’esecuzione  dell’inno Omaggio ad Alia, scritto per l’occasione dagli studenti. Alle 19 in via Archi sarà possibile visitare lo stand espositivo dei lavori realizzati dagli alunni durante i laboratori didattici, attività che ha coinvolto attivamente anche le famiglie, e degustare i prodotti tipici aliesi offerti dalla Società di mutuo soccorso “L’Avvenire”.

Martedì 29 dicembre alle 15 mille cartoline commemorative dell’evento storico potranno essere vidimate con uno speciale annullo filatelico grazie ad un servizio di Poste Italiane attivo in cortile sant’Elia dalle 15. Previsti anche la rappresentazione di danza a cura del corpo di ballo dell’Usd Pro Alia e l’intrattenimento musicale sullo spiazzale della Chiesa Madre dell’associazione “Amici della musica”.  Alle 16 nel santuario intitolato alla patrona di Maria SS. delle Grazie verrà celebrata una messa solenne e cantato il Te Deum di ringraziamento. Alle 17.30 nel salone di cortile Sant’Elia si svolgerà la tavola rotonda sul tema Alia 1615-2015. Quale futuro?. Interverranno storici e studiosi. Introdurrà i lavori Laura Oddo, giornalista e una degli eredi dei fondatori. La serata si chiuderà con balli coreografici curati dall’associazione New Fitness e con la degustazione del pitirri, piatto tipico della tradizione culinaria aliese, e di prodotti del territorio offerti dai ristoratori locali (Villa Dafne, Al lago verde, Sutta l’archi, Chaplin2, Villa della mimosa).

Anche La voce della Mamma, periodico della Comunità ecclesiale locale, ha voluto celebrato i 400 anni della storia di Alia con un numero speciale allestito per l’occasione e che sarà distribuito durante la manifestazione-evento. Dodici pagine interamente dedicate al fausta ricorrenza paesana con all’interno un inserto da staccare contenente il saggio Le fosse granarie di Alia, uno studio attento e puntuale sul noto sito archeologico delle Grotte della Gurfa, i cui autori sono Giovanni Mannino, noto esperto in archeologia e famoso per avere scoperto un villaggio preistorico a Ustica, e Mario Runfola, attento cultore della storia locale.

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Per info e contatti:   337-961674  oppure  333-9831514

Antonello Zimbardo