In merito al tanto discusso raddoppio ferroviario e alla manifestazione pubblica, nella quale l’amministrazione Lapunzina ha fatto presentare da Toto costruzioni e Italfer il progetto della tratta Ogliastrillo-Castelbuono e la creazione della fermata metropolitana, la sotto, in prossimità dell’attuale stazione dei treni, ci porta a confermare il nostro punto di vista sull’argomento. Lo scrive il consigliere di Cefalù Marco Larosa.
Non staremo di certo – dice Larosa – a soffermarci sulla teatralità e sulla totale inutilità, di una presentazione nella quale sono state dette cose che i più già sapevano.
Non staremo qui a dire certamente ciò che pensiamo sul tema della localizzazione di questa stazione-fermata. A nostro avviso un errore storico.
È invece opportuno – dice Larosa – rilevare che non si è data smentita delle preoccupazioni sulle conseguenze in merito alla cantierizzazione e conseguenti disagi per i cittadini e per le attività economiche in Cefalù, come preventivato da noti professionisti che via via se ne sono anch’essi interessati, a cui si doveva a nostro avviso, dare maggiore attenzione.
Come non è stata smentita la preoccupante incapacità, dell’attuale amministrazione, di orientare al meglio le azioni e le decisioni per mettere in valore il complesso delle potenzialità del territorio e delle potenzialità della Comunità.
Come non è stata chiarita la destinazione dei materiali di scavo.
Come non abbiamo compreso dalle parole di chi si è succeduto negli interventi, se ci sono e dove sono i soldi e chi deve uscirli, per dotare Cefalù grazie a questa grande infrastruttura, di quei servizi e opere urbanistiche che potrebbero davvero sbloccare lo sviluppo di questa città. Stiamo parlando del nostro futuro, stiamo parlando di una imperdibile opportunità a che questa città possa finalmente raggiungere
standard di servizi oggi lontani da quelli previsti nelle più civili città europee, oltre che in considerazione del
Non siamo più – sottolinea Larosa – solo esclusivamente una semplice località turistica, bensì sede di un sito Unesco. La politica cittadina d’ora in poi dovrà assumersi la responsabilità di uscire gli attributi e fare il possibile e l’impossibile a che la città venga dotata di degne opere di compensazione. Opere che dovrà essere la società delle ferrovie a sostenere. Non basta il riutilizzo delle aree dismesse ma un vero e proprio piano che consenta a questa città di sciogliere i suoi diversi nodi in merito a servizi, viabilità, vivibilità.
Riteniamo si debba comprendere anche la questione delle cinquecento e rotte assunzioni. Abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori di Cefalù.
Conoscere i criteri di assunzione che si utilizzeranno e quanti Cefaludesi potranno essere assunti.
È nostro dovere tutelarli, è nostro dovere garantire la possibilità ai nostri concittadini di usufruire anche in questo modo di questa importante infrastruttura. La città non può permettersi di perdere quest’altra occasione, l’ennesimo errore storico della politica locale. Una politica locale che negli ultimi venti anni è’ stata imbrigliata e intorpidita da un meccanismo diabolico fatto di accuse, richiami a magistratura penale e contabile, che hanno avvelenato il clima politico locale e indotto a perdere di vista gli argomenti che invece si sarebbero dovuti affrontare. Tutto ciò per demolire una parte politica e gettare le basi per dei successi personali e politici.La città deve sapere costantemente e quotidianamente l’evolversi del progetto perché temiamo l’incapacità di questa amministrazione e di questo sindaco, la superficialità con la quale opera e l’inconcludenza che ha prodotto in questi 3 anni e mezzo dove si è pensato solo al passato e non vi è stato fatto o detto nulla sullo sviluppo di questa città. Un’amministrazione che ricordiamo, noi abbiamo già sfiduciato ma che purtroppo è riuscita a rimanere ancorata alla sedia grazie alle solite logiche della politica di bottega oltre che dei consueti giochi sotto banco.
Tuttavia – conclude Larosa – siamo pronti a fare anche gli straordinari pur di provare a contenere e monitorare una vicenda che non ci sembra sia partita per il verso giusto e come da noi auspicato, nella speranza che la società civile si sollevi, e ci dia una mano a fare in modo che vengano prese da chi di competenza, scelte ottimali e lungimiranti per questa città. Così solo questa grande opera potrà davvero portare enorme giovamento alla nostra Cefalù, diversamente sarà l’ennesima grande occasione sprecata e l’infrastruttura verrà quasi interamente svuotata delle sue enormi potenzialità.