Uno striscione provocatorio questa sera aprirà la diciannovesima edizione della Fiaccolata per Paolo Borsellino e gli della scorta, uccisi nella strage di via D’Amelio. Dopo i recenti fatti di cronaca di questi mesi e di questi giorni – dai casi Montante, Helg fino alla torbida vicenda di Tutino e Crocetta – la cosiddetta antimafia ha mostrato il suo volto peggiore.

Per questo motivo i ragazzi promotori della manifestazione esporranno uno striscione con la scritta “Spazziamo via la mafia dell’antimafia. Termine coniato dallo scrittore Pietrangelo Buttafuoco che ben dipinge la palude, che regna nelle istituzioni e nella società civile, creata da finti moralizzatori.

In un articolo pubblicato sul sito fiaccolata.it gli organizzatori spiegano il senso dell’iniziativa. “Oggi più che mai va segnata una differenza antropologica tra l’antimafia di Crocetta, Helg, Montante e chi più ne ha più ne metta, e l’impegno di una moltitudine di italiani di Sicilia che non vogliono dimenticare il sacrificio di Paolo Borsellino, cercando di essere ogni giorno fedeli al suo insegnamento. Non lasceremo questo 19 luglio via D’Amelio deserta. La nostra Fiaccolata è l’esatto contrario delle passerelle che si vedono in queste ricorrenze. E’ una manifestazione di popolo, silenziosa senza comizi e palchi per i vip antimafia che impartiscono lezioni. Una manifestazione ormai patrimonio di un’intera città.”

Una posizione in linea con la dure parole dei figli di Paolo Borsellino che in questi giorni hanno attaccato l’antimafia di facciata. “Sappiamo – continuano gli organizzatori – che la famiglia Borsellino ha sempre apprezzato lo stile sobrio della nostra manifestazione. Perché è il loro stile. In alcune edizioni della fiaccolata sono venuti a salutarci alla partenza. Sono venuti tra noi mischiandosi ai partecipanti senza pennacchi e protagonismi. Proprio come piace a noi.”

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