Il sindaco di Termini Imerese Totò Burrafato dice di sì alla proposta di reddito di inclusione sociale (Reis). Nei giorni scorsi tale proposta è stata presentata al ministro Poletti, in occasione di una tavola rotonda che si è tenuta a Roma in presenza degli organismi promotori del progetto.

Il Reis (reddito di inclusione sociale) è un progetto che non si rivolge a categorie particolari ma è uno strumento universalistico che usa il metro della povertà assoluta per individuare l’area dei beneficiari. Si tratta di una misura straordinaria che si spera di far confluire nella prossima legge di stabilità 2015.

L’obiettivo è quello di creare un nuovo welfare che si prenda a carico i poveri, non solo quindi come sostegno al reddito, ma anche nel senso di attivazione di servizi e misure di inclusione sociale. Per avviare questo processo il progetto prevede un impegno di spesa di 1,8 miliardi per il primo anno. La sfida principale riguarda gli enti intermedi e conseguentemente anche gli amministratori locali che, d’altro canto sono i primi interlocutori cui i cittadini si rivolgono per avere risposte ai loro bisogni. Come ha detto il sindaco di Termini Imerese Totò Burrafato “noi siamo i primi a ricevere le richieste di aiuto, le lamentele, le rivelazioni di chi non arriva più alla fine del mese perché cassintegrato, esodato, o peggio ancora disoccupato. Non posso trascurare certo la vicenda Fiat – ha continuato Burrafato – La chiusura dello stabilimento presente nella nostra area industriale infatti, ha lasciato senza un reddito decente migliaia di famiglie che ruotavano direttamente e indirettamente attorno all’attività di Fiat. Le conseguenze di tale chiusura sono sotto gli occhi di tutti, a fronte di una crisi generalizzata presente in tutto il Paese, abbiamo qui raggiunto livelli oltremodo critici e ad oggi ancora lontani da un concreto superamento.

Allearsi per combattere la povertà è una sfida che deve coinvolgere i Municipi e i Sindaci i corpi sociali intermedi che sempre più sono soggetti preziosi per l’affermazione della democrazia”.

Aurora Rainieri