Tari, controlla se ti spetta il rimborso | Molti italiani hanno pagato di più: puoi riscuotere 10 anni di arretrati
Tari, rimborso (Depositphotos) Madonielive.com
Molti italiani hanno pagato la Tari con l’IVA: ora puoi chiedere fino a 10 anni di rimborsi. Ecco come fare.
Arriva una notizia che potrebbe alleggerire il peso delle spese domestiche.
La Tari, la tassa sui rifiuti, torna al centro dell’attenzione con una sorpresa inattesa.
Molti cittadini scopriranno di avere diritto a un rimborso economico importante. La motivazione è legata a un errore diffuso e, secondo la Cassazione, illegittimo.
A chi spetta il rimborso Tari e come fare per ottenerlo.
Un errore che dura da anni
La Tari è una delle imposte meno amate dagli italiani, ma anche una delle più fraintese. Spesso viene pagata automaticamente, senza chiedersi come venga calcolata o perché vari di anno in anno. Eppure, dietro quelle cifre in bolletta, si nasconde una svista che dura da oltre un decennio.
Diversi Comuni italiani, infatti, hanno applicato l’IVA sulla tassa dei rifiuti, commettendo un errore che la legge non consente: la Tari, essendo un tributo, non può essere gravata da IVA. Il risultato? Milioni di cittadini hanno versato somme non dovute, ignari di avere diritto a un rimborso.

Come ottenere il rimborso Tari
La Corte di Cassazione ha chiarito definitivamente la questione: l’IVA applicata alla Tari è illegittima e va restituita ai contribuenti che l’hanno pagata negli ultimi dieci anni. Un vero tesoro dimenticato che, in alcuni casi, può tradursi in cifre significative. Per sapere se spetta il rimborso, è necessario verificare se il proprio Comune rientra tra quelli che hanno applicato l’IVA in modo errato. Basta rivolgersi all’Ufficio Tributi e chiedere conferma, portando con sé le ricevute di pagamento della Tari relative agli ultimi dieci anni. Una volta accertato l’errore, si compila la domanda di rimborso indicando i propri dati e allegando la documentazione. Dopo l’invio, non resta che attendere la verifica e la comunicazione dell’avvenuto accredito. Un piccolo gesto burocratico che, in un periodo di rincari e bollette sempre più pesanti, può trasformarsi in un inaspettato “bonus” natalizio per molte famiglie.
Conserva tutte le ricevute Tari degli ultimi anni: saranno fondamentali per la domanda di rimborso. Se non le hai, puoi richiederne copia all’Ufficio Tributi. Verifica anche eventuali delibere comunali sul sito del tuo Comune: alcuni enti pubblicano online le istruzioni aggiornate per la richiesta, evitando così file e tempi d’attesa allo sportello.
